I DISPOSITIVI VISIVI E DI ILLUMINAZIONE
I dispositivi visivi e di illuminazionenon sono altro che i fari della bicicletta.
Prima di conoscerli a fondo va detto per correttezza di informazione che la loro presenza e il loro funzionamento sono obbligatori solo nelle ore notturne e in ogni caso in cui la visibilità sia insufficiente; come a dire che di giorno della presenza dei fari si può fare a meno.
Le luci della bicicletta possono essere indifferentemente di colore bianco o giallo nella parte anteriore, cioè davanti, e di colore rosso nella parte posteriore, ovverosia dietro.
Il loro funzionamento può essere a batteria attraverso l’uso di tasti ON e OFF e a corrente dinamica, cioè data da uno strumento a forma di “bottiglietta” chiamato DINAMO, che accostato al pneumatico della ruota produce corrente e la invia ai fari anteriore e posteriore.
Ma vediamo più precisamente qual è il procedimento di accensione e di spegnimento, a corrente, di un faretto:
Col dito pollice della mano si preme il pulsante che si trova collegato alla DINAMO, e uno scatto avvicinerà la parte superiore, chiamato “tappo”, al pneumatico della ruota che, assieme al movimento uguale e contrario del tappo stesso, produrrà, attraverso i filamenti in rame presenti in questo strumento, corrente dinamica.
Si dice dinamica in quanto i fari emetteranno tanta più luce in relazione a quanta potenza la DINAMO riceverà dalla pedalata del ciclista.
Ovviamente più potente è la pedalata tanta più luce verrà emessa.
Per spegnere il faretto della bicicletta è sufficiente smettere di pedalare e aver cura di allontanare lo strumento Dinamo dal pneumatico.
I DISPOSITIVI FRENANTI E PNEUMATICI
E infine i pneumatici e il dispositivo frenante,cioè le ruote e i freni.
Va chiarita subito una cosa: l’argomento dei freni è strettamente collegato a quello dei pneumatici in quanto l’efficienza degli uni non può e non deve prescindere dalla funzionalità degli altri.
In termini strettamente legati alla sicurezza ciò significa che freni consumati e pneumatici perfetti non potranno mai garantire al ciclista un equilibrio corretto in sella ad una bicicletta, cosi come non lo potrà mai garantire una situazione analoga e contraria e quindi, per avere una bicicletta sicura, stabile e in grado di farci circolare tranquilli, dovremo avere freni e pneumatici perfettamente in ordine.
L’organo frenante è composto dalle manopole in ferro che sollecitate dal movimento delle mani azionano le cordicelle tiranti di acciaio che a loro volta vanno ad agire sui tasselli di gomma (elemento terminale del sistema frenante) che agiscono in pressione sul cerchio della ruota e fanno fermare la bicicletta.
Quest’ultimo elemento è sicuramente quello che merita maggiore attenzione; d’altra parte le manopole e le cordicelle tiranti sono in acciaio e quindi difficilmente usurabili se non in un tempo molto lungo, mentre i tasselli in gomma sono quelli più sollecitati. La loro parte superiore infatti, quella dentata, si consuma facilmente e quindi non dovremo permetterne la totale usura per non correre il rischio di ritrovarsi a frenare con la parte inferiore, che è in ferro, e che quindi andrebbe ad influire negativamente sulla frenata della bicicletta oltre a creare rumori fastidiosissimi.
Ovviamente un sistema così perfettamente funzionante ha necessariamente bisogno di un pneumatico altrettanto efficiente e dunque non consumato e ben gonfiato.
La ruota liscia è facilmente individuabile a occhio.
Diversa è invece la situazione per il controllo della pressione. Un pneumatico perfettamente gonfiato lo si può considerare tale solo quando l’operazione è stata effettuata con una pompa dotata di manometro e la misura delle atmosfere che devono essere presenti all’interno del pneumatico la si può trovare stampata sul bordo del pneumatico stesso. Attenzione, non è sempre uguale; varia a seconda del tipo di ruota e generalmente non supera le quattro atmosfere.
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