Giuseppe Cambiano, professore emerito di Storia della Filosofia Antica presso la Scuola normale superiore di Pisa, intervistato al Festival della Filosofia di Modena 2017 “Le forme del creare”, parla degli insegnamenti di matematica e musica nell’Accademia platonica.
La musica era intesa dai greci in un senso molto più ampio rispetto a come la intendiamo noi oggi: era l’arte delle Muse e aveva una funzione essenziale per la formazione e del carattere dei giovani.
La musica è anche studio dei rapporti numerici e la matematica ha una funzione essenziale per la filosofia perché ci fa fare un salto dalla considerazione degli oggetti puramente sensibili alla considerazione delle forme universali, che sono per esempio le forme geometriche che vengono studiate nelle loro proprietà generali.
La funzione conoscitiva della matematica è straordinaria perché ci premettere di cogliere le proprietà generali delle cose ed è la via che ci conduce alla filosofia.
A differenza di oggi non esisteva nella cultura greca la separazione tra filosofia e scienza come nella cultura contemporanea.
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