L’unità è dedicata alla realizzazione del film-opera Traviata, incontro di arte e tecnologia, coprodotto dalla Rai e dalla televisione francese, seguito da 125 paesi del mondo, anche in diretta Internet, dai luoghi originali da cui è tratta la storia della Dama delle camelie.
Zubin Metha dirige l’orchestra Rai, Patroni Griffi è il regista, Storaro il direttore della fotografia.
L’orchestra si trova in una sala di registrazione. Gli orchestrali, attraverso una cuffia, ascoltano in diretta i cantanti e il coro, e li vedono su un grande schermo, affinché i tempi musicali siano perfettamente sincronizzati, come quando si suona nello stesso spazio scenico.
Cinque sono i luoghi in cui Francesco Maria Piave, librettista di Verdi, ha ambientato la storia, e cinque sono i luoghi, da Parigi a Versailles, in cui viene girata questa edizione di Traviata.
Zubin Metha sostiene l’evento tecnologico, ritenendo che Verdi ne sarebbe stato entusiasta. Un tecnico dell’audio spiega le tecniche di insonorizzazione dell’ambiente, indispensabile a ottenere una buona qualità dell’audio. Infine, una sorta di meta-regia cura l’equilibrio tra cantanti, orchestra e coro. In questa sede, esperti di musica controllano, attraverso al lettura della partitura, l’apertura e chiusura dei microfoni al momento esatto. Non meno complessa la ripresa video e le luci, controllate da un mixer digitale che permette effetti assai sofisticati.
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