"Pazzo e primitivo, al modo di Jacopone da Todi e Giotto": così Ardengo Soffici, in un articolo del 1908, presentava Paul Cézanne agli artisti italiani, i quali furono immediatamente folgorati dal segno geometrico e vibrante, teso tra modernità e tradizione, del pittore francese.
Morandi, Boccioni, Carrà, Casorati, Sironi, Pirandello, i futuristi, i sostenitori del "ritorno all'ordine" e gli esponenti della Scuola Romana. Innumerevoli i pittori, come testimonia l'imponente mostra al Complesso del Vittoriano, che identificarono in Paul Cézanne una delle principali fonti per la grande rivoluzione artistica che si realizzò in Italia nei primi decenni del Novecento.
Roma, Complesso del Vittoriano: Cézanne e gli artisti italiani del '900
fino al 2 febbraio 2014
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