Due poetiche diverse, due gruppi, ma una lotta comune contro la mancanza di riconoscimenti della cultura nel clima oscuro della dittatura franchista. Il desiderio di rinnovare l'arte contemporanea a Madrid negli anni del dopoguerra, è il comune denominatore di un’interessante mostra all’Istituto Cervantes di Roma che, per la prima volta, riunisce le migliori opere di astrazione e figurazione spagnole di quell’epoca.
La collettiva, infatti, propone uno sguardo lucido verso una delle più grandi generazioni della modernità spagnola, focalizzandosi nello scenario madrileno e mettendo faccia a faccia il lavoro degli artisti dell’informale di El Paso (1957-1960) e quello di coloro che seguirono il realismo. Diciotto gli artisti proposti in mostra, tra i quali Antonio López, Amalia Avia,María Moreno, Manuel Millares, Juana Francés, Antonio Saura, Rafael Canogar, Manuel Rivera e Martín Chirino. A fare da ponte tra i due gruppi è l’arte informale di Lucio Muñoz.Tanti e diversi percorsi artistici, in un’epoca chiave per lo sviluppo in Spagna, che condizionano in larga misura le tendenze attuali e che sono parte imprescindibile della memoria spagnola.
Roma, Istituto Cervantes: La poetica tra astrazione e figurazione. L’arte spagnola negli anni ’50 e ’60, fino al 12 gennaio 2019
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