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Alberto Battistelli. Pronti per Marte

Il progetto europeo EDEN ISS

 

Insalata, cetrioli e ravanelli sono stati cresciuti in due serre chiuse e completamente autonome in Antartide. È il progetto europeo EDEN ISS, in cui la ricerca italiana ha svolto un ruolo fondamentale. La struttura comprende due container, al cui interno si trovano due “serre” chiuse. La più grande - Future exploration greenhouse - riproduce quella che si troverà sulle future basi extra-terrestri. La seconda è una serra-mignon, nome in codice è Rucola (Rack-like Unit for Consistent On-orbit Leafy crops Availability) e servirà per avere verdura fresca durante i viaggi spaziali.

Progettata e sviluppata da Thales Alenia Space, è un vero e proprio modulo pronto per essere installato sulla Iss. Il loro Sole sono delle lampade a Led raffreddate ad acqua che diffondono luce a lunghezze d’onda calibrate per ottimizzare la crescita e la qualità del prodotto.Oltre agli astronauti, anche i comuni cittadini potrebbero godere dei benefici della ricerca che si sta conducendo in Antartide, soprattutto nell’ottica del risparmio delle risorse e dell’economia circolare.

L’intero ciclo è infatti a spreco zero: le piante producono alimenti e ossigeno consumando anidride carbonica, mentre gli astronauti consumano ossigeno e producono CO2, oltre a mangiare i prodotti delle piante.Anche l’acqua avrà il suo ciclo virtuoso: quella contenuta nelle piante verrà “sporcata” dagli astronauti (l’urina) per poi essere ripulita ancora dalle piante: l’urina dovrà essere trattata per fornire azoto e sali minerali alla piante, elementi fertilizzanti indispensabili per produrre alimenti abbondanti e nutrienti.