Rai Scuola
Antonio Canova, Autoritratto, 1812, Gesso, 74x50x35,5 cm., Bassano del Grappa, Museo Civico
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Antonio Canova, Autoritratto come pittore, 1792, Olio su tela, 68x54,5 cm., Firenze, Gallerie degli Uffizi
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François-Xavier Fabre (1766 – 1837), Ritratto di Antonio Canova, 1812, Olio su tela applicata su tavola, 92x72,8 cm., Musée Fabre, Montpellier
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Antonio Canova, Monumento funerario di Papa Clemente XIII, 1783 – ‘92, Marmo, Basilica di San Pietro, Città del Vaticano
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Antonio Canova, Amore e Psiche, 1787 – ’93, Marmo, h. 155cm., due copie: Museo del Louvre, Parigi e Museo statale Ermitage, San Pietroburgo
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Antonio Canova, Amore e Psiche, 1787 – ’93, dettaglio, Marmo, h. 155cm., due copie: Museo del Louvre, Parigi, e Museo statale Ermitage, San Pietroburgo
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Antonio Canova, Maddalena giacente, 1819 - ‘22, Marmo, cm 75x176x84,5, United Kingdom, c/o Francis Outred Ltd, Collezione privata
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Antonio Canova, Endimione dormiente, 1819-1822, Gesso, 99x190x92 cm., Ravenna, Accademia di Belle Arti
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Antonio Canova, La principessa Leopoldina Liechtenstein, 1805-18, Marmo, 146x61x112,5 cm., Eisenstadt, Esterh.zy Privatstiftung, Palazzo Esterhazy, Collezione Storica
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Antonio Canova, San Giovannino, 1821- ‘22, Marmo, 65x35x43 cm., Parigi, Trebosc van Lelyveld
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Antonio Canova, Letizia Ramolino Bonaparte, post 1807, Gesso, 155x153x82 cm., Carrara, Accademia di Belle Arti
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Antonio Canova, Paolina Borghese come Venere vincitrice, 1805 – ’08, marmo, 92cm. (160 con il letto) x 200cm., Galleria Borghese, Roma
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Antonio Canova, Venere e Marte, 1816, Gesso, 210x122x60 cm., Possagno, Museo Gypsotheca Antonio Canova
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Antonio Canova, Tre Grazie, 1812 – ’17, marmo 182cm., due copie: Museo dell'Ermitage, San Pietroburgo e Victoria and Albert Museum, Londra
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Antonio Canova, Amorino alato, 1795 c., Gesso, 142x68x57 cm., Fondazione MUVE, Venezia
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Antonio Canova, Danzatrice con dito al mento, 1809-1814, Gesso, 173x60x45 cm., Torino, Pinacoteca Agnelli
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Antonio Canova, Danza delle Grazie con amorino che suona la cetra, 1806 c., Tecnica mista su tela, 65,5x61cm., Bassano del Grappa, Museo Civico
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Antonio Canova, Stele funeraria di Giovanni Falier, 1806 – 1808, Marmo, 221 x 120cm., Venezia, Chiesa di Santo Stefano
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Antonio Canova, Donna piangente accanto a un busto, 1806 c., tecnica mista su tela, 173x121cm., Bassano del Grappa, Museo Civico
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Antonio Canova, Stele funeraria di Giovanni Volpato, 1804 – ’07, Basilica SS Apostoli, Roma
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Lo studio di Antonio Canova a Roma, Francesco Chiarottini (1748 - 1796), 1785 ca., disegno a penna, inchiostro grigio e bruno, acquarello grigio e bruno, carta azzurra, Musei Civici, Udine
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Antonio Canova, Nudo virile di profilo che cammina, 1794, Matita, penna, acquerello bruno, acquerello bruno su carta, 467x335 mm., Bassano del Grappa, Museo Civico, Gabinetto Disegni e Stampe
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Antonio Canova, Ercole e Lica, disegno, Museo Civico, Bassano del Grappa
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Antonio Canova, Nudo, disegno
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Antonio Canova, Maddalena penitente, 1793-94, Terracotta, 13,5x13x15 cm., Bassano del Grappa, Museo Civico
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Antonio Canova, Modello in Gesso di una testa delle Tre Grazie, Gypsoteca Canova, Possagno
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Antonio Canova, Strumento di misurazione del modello in Gesso; testa delle Tre Grazie, Gypsoteca Canova, Possagno
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Antonio Canova, Ercole che saetta i figli, 1798-1799, Olio su carta applicata su tela, 42x65,55cm., Bassano del Grappa, Museo Civico
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Antonio Canova, Testa ideale di Elena, 1821, Marmo, 65x30x30cm., Collezione privata
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Antonio Canova, Testa di Lucrezia d’Este, 1821-1822, Marmo, 42x25x14 cm., Londra, Daniel Katz Gallery
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Antonio Canova, Vestale (Erma di Saffo), 1819 – 1820, Marmo, cm 49x24,5x27, Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, GAM, Torino
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Antonio Canova, Busto di Napoleone Bonaparte come Marte pacificatore, Gesso, 93x52x41cm., Bassano del Grappa, Museo Civico
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Antonio Canova, Perseo trionfante, 1797 - ‘01, Marmo, 240x165x97cm., Musei Vaticani, Roma
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Antonio Canova

1822 – 2022. Un Bicentenario

Ispirandosi all’antico, Canova seppe dare vita ad un linguaggio artistico moderno e ad un’ideale di bellezza universale e senza tempo con la quale conquistò la scena artistica internazionale divenendo lo scultore più ricercato d’Europa. Con le sue creazioni fece rivivere miti, dei ed eroi di un lontano passato affinché ispirassero ai suoi contemporanei affetti e sentimenti utili ad un futuro migliore
Barbara Guidi

Un viaggio nell’universo di Antonio Canova (Possagno 1757 – Venezia 1822) per ricordare uno dei più grandi artisti vissuti fra Sette e Ottocento del quale ricorrono i duecento anni di morte. Grandi marmi, piccoli busti e dipinti, si sommano alle molte testimonianze del suo elaborato processo creativo fatto di disegni, tele monocrome, bozzetti di creta e alla fine i gessi, veri e propri modelli di ciò che diverrà poi, marmo o bronzo. 
Partito dal piccolo paesino di Possagno, dal 1781 Canova ha operato a Roma fino alla fine della sua vita, plasmando l’epoca Neoclassica in un fervente clima culturale che lo ha visto protagonista indiscusso, richiesto e celebrato da principi, re e nobili di tutto il mondo, dall’America, alla Russia. 
Dalla Rivoluzione francese alla Restaurazione circa, Canova si fa l’ideatore e il creatore di una nuova idea di modernità e non solo; oltre a reinterpretare l’antico, l'operato dell’artista rivelava le sue doti di diplomatico, studioso e collezionista, un uomo in grado di rapportarsi con i grandi personaggi della storia con estrema umiltà e nello stesso tempo determinazione e grande libertà intellettuale.
Al sommo Antonio Canova, il Museo Civico di Bassano del Grappa ha dedicato una mostra, qui offerta da Rai Cultura (Io Canova. Genio Europeo), con una serie di approfondimenti su importanti capitoli della parabola creativa dello scultore. A partire dal famoso atelier romano di via delle Colonnette, sede anche della sua biblioteca e collezione che, negli anni, divenne luogo di incontro di moltissimi viaggiatori in grand tour nella Penisola (Canova: l’atelier del collezionista e studioso), per passare all’ultimo ritrovamento del marmo della “Maddalena giacente”, dopo duecento anni di oblio (La Maddalena giacente di Canova), e finire con un focus sul “Perseo Trionfante”, opera emblematica di vicissitudini affrontate dall’artista, con forza e coraggio, negli ultimi anni di vita (Il Perseo trionfante di Canova). 
Questi preziosi contributi sono stati raccolti in uno Speciale che Rai Cultura ha dedicato all'artista per documentare fatti, vicende e fortuna di Canova anche attraverso importanti contributi filmici provenienti dagli archivi della Rai (Antonio Canova. Bicentenario 1822 - 2022).