L'alfabetizzazione. Storia sociale d'Italia 1945/2000

Dal programma "La Storia siamo noi"

Il filmato, tratto da una puntata del programma La storia siamo noi, analizza, nel corso di un dibattito in studio, lo stato e lo sviluppo della scolarizzazione in Italia, dalla fine della seconda guerra mondiale sino ai giorni nostri

Nell'immediato dopoguerra, e all'indomani del crollo del fascismo, circa un ottavo della popolazione italiana - vale a dire almeno sei milioni di cittadini - non sa né leggere né scrivere. L'analfabetismo è stato per il nostro Paese una piaga sociale con caratteristiche particolarmente gravi soprattutto nei centri rurali del Mezzogiorno. Il governo italiano ha fatto fronte a questa emergenza emanando, il 17 settembre del 1947, un decreto-legge che istituiva le scuole popolari. Un altro forte contributo al progresso culturale della nazione è arrivato in quegli anni dalla televisione di Stato, che negli anni Sessanta ha affrontato il problema dell'alfabetizzazione attraverso il piccolo schermo.

All'inizio degli anni Settanta le lotte operaie rivendicavano sì maggiori salari, ma anche il diritto all'istruzione. Nel 1973 la conquista delle "150 ore" nel rinnovo dei contratti di lavoro, comprenderà finalmente anche il diritto allo studio.