Valutazione, interrogazioni esami

Scuola News - 1 dicembre 2020

In questa puntata parliamo della valutazione: cosa succede dei meccanismi di valutazione nelle situazioni in cui si deve lavorare in tutto o in parte a distanza? Quali meccanismi possono essere utilizzati per ripensare forme di verifica che fanno parte tradizionalmente del nostro mondo scolastico, come un’interrogazione o un compito in classe? 
La situazione di didattica a distanza di emergenza, in particolare nella scuola secondaria di secondo grado, impone un ripensamento delle forme tradizionali di test e verifica. 
In molte università, in questo periodo per svolgere gli si esami si usano dei software di proctoring, che controllano il computer, in modo che non si possa passare dalla schermata dell'esame ad altre, e utilizzano algoritmi di intelligenza artificiale per controllare che lo sguardo di chi sostiene la prova sia fisso sullo schermo del computer e non vaghi su appunti o libri di testo. In linea generale, però, questo tipo di approccio, legato molto alla sorveglianza, è poco applicabile in un ambito scolastico (e, diciamolo, è anche parecchio invadente).
Ci sono alternative? Una è quella costituita dalle cosiddette prove a “libro aperto”, che presuppongono che la studentessa o lo studente possa anche consultare, durante la prova, libri o appunti, anziché cercare di impedire a forza di usarli. Questo perché alle domande che vengono poste, non si trovano le relative risposte in due righe del libro: la risposta richiede un ragionamento. 
Altre possibilità? Beh, l'interrogazione a distanza è una pratica che diventa ancora più pesante di quanto non lo sia già in presenza, ma utilizzando gli strumenti digitali, possiamo ipotizzare alternative: ad esempio far organizzare una breve relazione sul tema, singola o legata a un lavoro di gruppo, registrarla in video e inserirla sulla piattaforma di classe.
In generale, inoltre, il lavoro a distanza dovrebbe spingere molto ad una valutazione progressiva, cercando di stimolare interventi che possano essere anche utilizzati come elementi di valutazione in itinere.
In questo senso ricordiamo i webinar realizzati da nei mesi scorsi da Indire, Avanguardie educative e Piccole scuole, di cui molti proprio sul tema della valutazione.
Per concludere segnaliamo che il 12 dicembre parte un corso su didattica digitale ed educazione mediale, Aiart, Associazione Italiana Ascoltatori della Radio e della Televisione. Il corso è completamente gratuito e riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione. Può essere un'occasione per avvicinare alcuni temi legati alla didattica digitale all'educazione mediale, in un contesto in cui queste competenze - come sappiamo – sono sicuramente utili.