Introduzione al concetto di radioattività

Henri Becquerel annunciò i risultati il 2 marzo 1896

Le radiazioni emesse da fonti radioattive sono invisibili, ma si possono facilmente rilevare con un contatore Geiger-Müller, che viene mostrato dalle immagini di questa unità. Ovunque ci troviamo, esiste sempre un basso livello di radioattività, detta radiazione di fondo o naturale. Questo perché tutti i materiali sono naturalmente radioattivi. Anche il cloruro di potassio, presente nel corpo umano, lo è in piccola percentuale.

Il filmato spiega, con animazioni, il concetto di radioattività: si tratta di atomi con il nucleo instabile, che può quindi rompersi in qualsiasi momento, emettendo radiazioni. Il fenomeno venne scoperto casualmente nel 1896 da Henri Becquerel, che osservò come la radiazione invisibile di una roccia impressionasse una lastra fotografica.Il fisico francese annunciò i suoi risultati il 2 marzo dello stesso anno, solo pochi giorni prima del lavoro di Sylvanus Thompson che lavorava in parallelo sullo stesso soggetto a Londra. Le immagini riproducono l’esperimento. Anche la camera di Wilson o camera a nebbia, serve a rendere visibile la radiazione nucleare. L’unità ne spiega dettagliatamente il funzionamento.

Questa serie di filmati, realizzati da Rai Educational in coproduzione con l’UER (Unione Europea di Radiotelevisione), affronta i grandi argomenti delle scienze fisiche, chimiche, biologiche e matematiche con un linguaggio rigoroso e nello stesso tempo divulgativo.