Pietro Greco. Bravo compagno Lysenko, bravo!

Portò alla gloria la vernalizzazione

Siamo al Congresso del Partito Comunista dell’Unione Sovietica del 1935. E interviene Stalin in persona per rendere omaggio – con un bravo! Pronunciato in italiano – il teorico della vernalizzazione: Trofim Denisovič Lysenko.

La vernalizzazione altro non è che è la fioritura indotta in una pianta mediante una prolungata esposizione al freddo. 
No, non la scoperta lui questa tecnica di trasformazione dell’inverno in primavera. Fin dalla seconda parte dell’Ottocento molti agronomi l’hanno adottata, riuscendo a far fiorire in inverno molte piante che fioriscono in primavera.
Ma lui ci sta mettendo del suo. 

Primo: lo “scienziato scalzo”, come lo chiama la stampa in URSS per via delle sue origini contadine, generalizza i risultati delle sue esperienze e pretende che ogni pianta possa essere rimodellata dall’ambiente, trasmettendo alle generazioni successive i caratteri morfologici acquisiti. Ottiene così l’appoggio di un Nikolaj Vavilov, il grande biologo che ha dotato l’Unione Sovietica della prima raccolta al mondo di piante di interesse alimentare. L’appoggio di Vavilov non durerà molto – fino al 1938 – ma è un viatico, scientifico e politico, importante.

Secondo: Lysenko fa credere ai dirigenti del Partito Comunista dell’Unione Sovietica che le leggi di Mendel e la teoria dell’evoluzione biologica per selezione naturale del più adatto sono acquisizioni borghesi, proposte dai nemici dell’agricoltura sovietica. Risultato la genetica in Unione Sovietica viene sostanzialmente soffocata sul nascere e i fautori della moderna biologia rischiano il carcere e la vita.

Terzo: riesce a convincere i dirigenti del Partito che è la politica a dover scegliere tra le teorie scientifiche, non solo a nominarlo a capo dell’Accademia Lenin di Scienze agrarie dell’Unione Sovietica ma anche che l’agricoltura sovietica deve seguire le sua teorie. Spazzando via chiunque si opponga.

Risultati: per trent’anni a partire dal 1935 la Russia da granaio d’Europa diventa paese importatore, dopo una serie di raccolti andati a male. Non tutto è colpa di Lysenko. Ma molto è colpa di Lysenko, che ha spostato il foro della competenza biologica dalla comunità scientifico al Comitato Centrale del Partito.