Benvenuti in Italia - 22

Unità 4 - Livello A2


BENVENUTI IN ITALIA!

SKETCH A

PICCOLI EQUIVOCI SENZA IMPORTANZA

PERSONAGGI:

PAULINE PAULINE

KEVIN KEVIN

Interno giorno Sede dell’associazione “Benvenuti in Italia”.

C’è una scrivania con computer, telefono, fascicoli… cancelleria varia… Pauline ci dà le spalle perché è in piedi davanti alla scrivania e sta sistemando dei fascicoli…

Entra intimidito KEVIN

KEVIN

Buongiorno

Pauline si gira e stringendo cordialmente la mano a KEVIN

PAULINE

Buongiorno. Benvenuto. Io sono Pauline

KEVIN

Piacere. Io mi chiamo KEVIN

Pauline facendolo accomodare

PAULINE

Prego. Si accomodi. Posso essere utile?

KEVIN

Ho bisogno di informazioni, per favore

PAULINE

Sono qui per questo. Cosa vuole sapere?

KEVIN è visibilmente a disagio, come se fosse sotto esame. Nervosamente tira fuori dal portafoglio il permesso di soggiorno, il passaporto e la carta d’identità

KEVIN

Ecco. Ho il permesso di soggiorno, il passaporto e la carta d’identità. Tutto in regola

PAULINE sorridendo accogliente

Bene. I suoi documenti sono in regola… questo vuole sapere?

KEVIN

No. Io vorrei chiedere la cittadinanza italiana

Pauline comincia a cercare tra i fascicoli e tirando fuori un plico di fogli

PAULINE

Ah, bene. Da dove viene lei?

KEVIN

Sono albanese. Sono di Tirana.

PAULINE borbottando tra sé sfogliando il plico

Allora non viene da un Paese dell’Unione europea…

KEVIN credendo che sia una domanda

Sì, vengo dall’Europa, ma sono un cittadino extracomunitario…

PAULINE sorridendo

Sì certo ho capito… ogni tanto parlo da sola…

KEVIN

Parla da sola?

PAULINE sorridendo

Sì, non si preoccupi, non è grave. E da quanto tempo è in Italia?

KEVIN

Vivo in Italia da quattro anni.

PAULINE

Quattro anni non bastano. Per richiedere la cittadinanza italiana lei deve risiedere legalmente in Italia da almeno dieci anni

KEVIN deluso

Ma un mio amico vive in Italia da 4 anni e adesso chiede la cittadinanza…

PAULINE sorridendo accogliente

Da dove viene il suo amico?

KEVIN

Dalla Romania.

PAULINE

Ah, ecco, la Romania dal 2007 fa parte dell’Unione Europea. E ai cittadini dell’Unione Europea bastano solo quattro anni di residenza in Italia per chiedere la cittadinanza

KEVIN tra il diffidente e l’offeso

Ah, ma una mia amica viene dal Brasile e chiede la cittadinanza… e vive in Italia solo da tre anni. E il Brasile non fa parte dell’Unione europea…

PAULINE sorridendo

La sua amica ha genitori italiani?

KEVIN scuotendo la testa

No. Lei viene dal Brasile, i genitori sono brasiliani, vivono ancora in Brasile!

PAULINE paziente

E i nonni?

KEVIN deluso

I nonni sono italiani, sono di Roma.

PAULINE sorridendo

Allora a lei servono solo tre anni di residenza.

KEVIN mortificato

Ah, ho capito. Grazie. (Poi illuminandosi) Però posso richiedere il Permesso di Soggiorno CE per Soggiornanti di Lungo Periodo?

PAULINE dispiaciuta

Mi dispiace. Deve aspettare ancora un anno. Per richiedere il Permesso di Soggiorno CE per Soggiornanti di Lungo Periodo lei deve essere regolarmente soggiornante in Italia da almeno 5 anni.

KEVIN mortificato

Ah, ho capito. Grazie. Allora torno il prossimo anno. Arrivederci

Kevin fa per andarsene, ma Pauline lo richiama

PAULINE gentile

Scusi, lei è sposato?

KEVIN fraintende, pensa a una proposta e imbarazzatissimo

KEVIN imbarazzatissimo

Sposato? No… ma ho una fidanzata. È proprio qui fuori. Lei è molto gentile… ma io adesso devo andare. Grazie, grazie tante, buonasera. Lei è proprio gentile. Torno fra tre anni

KEVIN scappa via quasi correndo, lasciando Pauline attonita con tutte le sue carte in mano

BENVENUTI IN ITALIA!

SKETCH B

CAMBIAMENTI

PERSONAGGI:

CLIENTE JULIA

PARRUCCHIERA KHADIJA

Interno giorno. Salone parrucchiere donna.

In scena c’è una sola sedia, di quelle da parrucchiere con le ruote. la sedia è davanti alla telecamera (soggettiva porta) come se la telecamera fosse lo specchio. Accanto una carrello con su l’armamentario tipico dei parrucchieri: una mantellina, spazzole, pettini, forbici, phon, bigodini, flaconi di lacca ecc… La parrucchiera sta spazzando per terra con una scopa i capelli.

Entra la cliente, una signora molto raffinata, anzi dall’aria decisamente snob

CLIENTE

Buongiorno.

PARRUCCHIERA

Buongiorno.

CLIENTE

Ho un appuntamento alle 12.

PARRUCCHIERA mettendo via la scopa

Certo. Prego si accomodi.

CLIENTE sorpresa

Ma è lei la parrucchiera?

PARRUCCHIERA sorridendo

Certo. Prego

La cliente squadra la parrucchiera con sufficienza, quindi alza le spalle con un “Mah”. La parrucchiera fa finta di niente e fa sedere la cliente, prende la mantellina e gliela mette intorno al collo

PARRUCCHIERA sorridendo

Cosa desidera? Una messa in piega? Oppure un nuovo taglio?

CLIENTE

Non lo so. Voglio una nuova acconciatura, una cosa completamente diversa… stasera voglio stupire tutti.

PARRUCCHIERA prendendo spazzola e pettine

Una serata importante?

La parrucchiera comincia a pettinare la cliente

CLIENTE

Sì. Una serata molto importante. Torno ora da un lungo viaggio e voglio salutare tutti i miei amici… e le mie amiche.

Mentre parla la cliente apre la borsa che ha sulle ginocchia, tira fuori un pacchetto di sigarette e fa per accenderne una

PARRUCCHIERA

Mi scusi, ma non può fumare… è vietato.

CLIENTE con sufficienza

Vietato? Ma non c’è nessuno. Ha un posacenere?

Intanto la parrucchiera ha raccolto i capelli della cliente, prende uno specchio dal carrello

PARRUCCHIERA

No, scusi, per favore. Non può accendere la sigaretta. È vietato fumare nei locali pubblici. E questo è un locale pubblico, anche se non c’è nessuno.

La parrucchiera mette lo specchio dietro la nuca della cliente

PARRUCCHIERA

Ecco, così va bene?

CLIENTE esaminando il lavoro fatto

Mmm, sì una bella pettinatura, ma… no. Vorrei qualcosa di diverso…

PARRUCCHIERA rimettendosi al lavoro

Lei non è italiana?

CLIENTE

Si e no. Vivo qui da tanto tempo ma vengo da Kiev.

La parrucchiera intanto ha tirato giù i capelli, adesso fa una riga su un lato e li ferma dietro le orecchie

PARRUCCHIERA

Ah, viene dalla Russia…

CLIENTE piccata

No. Non dalla Russia, vengo dall’Ucraina.

Di nuovo la parrucchiera prende lo specchio e mostra alla cliente la nuova pettinatura.

PARRUCCHIERA

Certo, mi scusi. Ecco, guardi, così va bene?

CLIENTE

Mmm non lo so… no. Posso avere una rivista?

PARRUCCHIERA prendendo una rivista dal carrello

Certo, ecco la rivista.

E di nuovo la parrucchiera disfa il lavoro fatto e ricomincia daccapo, mentre la cliente sfoglia la rivista. Stavolta fa una treccia morbida, prende ancora una volta lo specchio e di nuovo fa vedere il lavoro fatto alla cliente.

PARRUCCHIERA

E adesso? Così è molto bella.

CLIENTE osservandosi critica

No, no… non ci capiamo. Questa pettinatura non va bene… e non sta bene con il mio vestito da sera.

PARRUCCHIERA osservandola ironica

Ah, ho capito.

Mentre la cliente riprende a sfogliare la rivista, la parrucchiera sistema i capelli della cliente esattamente com’erano quand’è arrivata. Riprende lo specchio e rimostra il lavoro fatto.

CLIENTE

Perfetto. Adesso sì!

BENVENUTI IN ITALIA!

SKETCH C

TURISTI PER CASO

PERSONAGGI:

IMPIEGATA MARCIA

CLIENTE ANGEL

Interno giorno. Agenzia di viaggi.

In scena c’è una scrivania con su riviste di viaggio, un computer, un telefono, qualche cartellina, cancelleria varia. L’impiegata è molto impegnata, soprattutto il telefono, il fisso, squilla continuamente. L’impiegata è al telefono e intanto lavora al computer.

IMPIEGATA al telefono

No, io non so se il volo da Pechino è in orario… perché? Perché io non controllo i voli che vengono da Pechino!!! Siamo un’agenzia di viaggi, non l’aeroporto… No, mi dispiace, non posso chiedere a nessuno… sì, ecco, richiami. Buongiorno

L’impiegata non fa in tempo ad attaccare che il telefono riprende a squillare

IMPIEGATA al telefono

Buongiorno, agenzia di viaggi “Andata e ritorno”… no. Non è il comando dei vigili urbani… sì capisco… un bel problema… mi dispiace tanto… ah, una macchina blocca la sua auto… guardi in quella strada ci sono sempre i vigili… ah, sta arrivando il vigile? Bene. Buongiorno allora.

L’impiegata non fa in tempo ad attaccare che il telefono riprende a squillare

L’impiegata guarda il telefono e lo implora prima di rispondere

IMPIEGATA implorando

Una telefonata normale. Almeno una…

Poi l’impiegata tira un sospiro e alza la cornetta

IMPIEGATA al telefono

Buongiorno, agenzia di viaggi “Andata e ritorno”… Le offerte per le vacanze? Certo ci sono molte possibilità. Dove vuole andare?... Ah non lo sa eh? Quanti giorni?... Certo, dipende… e quando vuole partire?... Ah deve ancora decidere… ma certo: è un’agenzia di viaggi… va bene, allora viene in agenzia? Oggi?... A tra poco! Bene, l’aspetto. Buongiorno.

L’impiegata si lascia andare esausta sullo schienale. Momento di pausa, poi entra Angel con la sua inseparabile enorme custodia del violoncello sulle spalle.

ANGEL

Buongiorno.

L’impiegata colta di sorpresa salta sulla sedia. Scambia Angel per il tipo con cui ha appena parlato al telefono

IMPIEGATA

Buongiorno, è già qui!

Angel sorpreso si guarda alle spalle per vedere se per caso la ragazza non stia parlando con qualcuno dietro di lui. Ovviamente non c’è nessuno. Per cui Angel per quanto sorpreso risponde

ANGEL incerto

Beh, sì. È troppo presto?

IMPIEGATA

No, no. non è presto. S’accomodi. Ma, scusi, da dove viene? Da qui fuori?

ANGEL confuso sedendosi

No. vengo da piazza Garibaldi, dalle prove…

IMPIEGATA molto stupita

Eh? Piazza Garibaldi? Va bene lasciamo stare. Allora tra quanto la partenza?

ANGEL incerto

Tra un paio di settimane.

IMPIEGATA sorridendo professionale

Italia?

ANGEL scuotendo la testa perplesso

No.

IMPIEGATA interrompendolo

Europa?

ANGEL scuotendo la testa perplesso

No, io…

IMPIEGATA interrompendolo

Asia?

ANGEL incerto

No, vengo dall’Ecuador…

IMPIEGATA confusa

Viene dall’Ecuador? Ah, ho capito, vuole tornare in Ecuador in vacanza!

ANGEL scuotendo la testa perplesso

No, vorrei prenotare due voli dall’Ecuador.

IMPIEGATA interrompendolo

Vuole dire un volo andata e ritorno?

ANGEL scuotendo la testa deciso

No, no. Voglio dire proprio due biglietti dall’Ecuador

IMPIEGATA sempre più confusa

Mi scusi, non sono affari miei, ma perché vuole due biglietti dall’Ecuador?

Angel guarda la donna come se fosse matta

ANGEL perplesso

Per i miei genitori. Non sono mai stati in Italia. Voglio regalare i biglietti ai miei genitori. Così finalmente vedono dove vivo e vedono anche l’Italia

L’impiegata finalmente capisce l’equivoco e scoppia a ridere

IMPIEGATA ridendo

Certo, i suoi genitori vengono dall’Ecuador…!

ANGEL offeso

Sì, ma perché ride?

IMPIEGATA ridendo

No, scusi, è solo che… oggi tutti mi chiedono cose strane e sono un po’ confusa. Ma adesso ho capito. (scorrendo un documento al computer) Allora vediamo… tra due settimane ha detto… sì ecco… (l’impiegata si gira di scatto verso Angel) E per quanto tempo si fermano in Italia i suoi genitori?

ANGEL incerto

Non lo so di preciso… Faccia un biglietto aperto...

IMPIEGATA sempre sorridendo

Ma i suoi genitori hanno intenzione di soggiornare in Italia più o meno di tre mesi?

ANGEL un po’ rigido

Scusi, ma a lei cosa importa?

Di nuovo l’impiegata sorride.

ANGEL confuso

E adesso che succede? Perché ride? (Poi parlando tra sé, guardando in camera) Ma dove sono finito? Questa qui mi sembra matta…

L’impiegata s’accorge dell’imbarazzo di Angel e sempre sorridendo…

IMPIEGATA sorridendo

Stia tranquillo. Non sono matta. Non ancora almeno. Se i suoi genitori vengono in Italia con un visto per Turismo possono fermarsi solo fino a i tre mesi…

ANGEL finalmente sollevato

Ah… ho capito… (Poi parlando in camera come se riflettesse a voce alta) Tre mesi? A casa mia? Tutti e due i miei genitori?

ANGEL deciso rivolto all’impiegata

No, no. Faccia due voli chiusi… andata e ritorno… i miei genitori si fermano due settimane

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BENVENUTI IN ITALIA!

SKETCH D

A PIEDI NUDI NEL PARCO

PERSONAGGI:

MAGAZINIERE 1 ZOU

MAGAZINIERE 2 GIUSEPPE

Interno giorno. Magazzino di scarpe.

In scena ci sono scatole di scarpe sparpagliate ovunque e qualche scarpa fuori dalle scatole persa nel disordine generale. Zou è in scena. Indossa un camice blu da magazziniere, ha una matita e una cartellina. Sta rimettendo le scarpe nelle scatole, poi divide le scatole in due pile distinte e separate e prende nota di qualcosa.

Arriva Giuseppe correndo col camice in mano

GIUSEPPE infilandosi il camice affannato

Ciao, scusa, lo so, è tardi

ZOU interrompendolo e prendendolo in giro

C’è traffico, tu vieni dall’altra parte della città, oggi piove…

Zou scuote la testa ridendo

GIUSEPPE abbottonandosi il camice

Ma è tutto vero!

Poi guardandosi intorno

GIUSEPPE

E tutta questa confusione? Cos’è un tornado?

ZOU

No. Solo tanti clienti e tanti ordini ieri… e oggi dobbiamo fare l’inventario e rimettere a posto tutte queste scatole

GIUSEPPE

Bene. Cominciamo.

Poi guardandosi intorno smarrito

GIUSEPPE

Sì, ma DA DOVE cominciamo?

ZOU indicando un mucchio di scatole

Cominciamo da lì. Tutte quelle scarpe vengono da Milano. Alta moda, caro mio

Giuseppe si avvicina alle scatole indicate e compone delle pile…

Intanto Zou compone altre pile da un’altra parte

ZOU

E queste invece arrivano da Prato…

Stacco temporale. Adesso è fine giornata.

Finito tutto il lavoro in terra è rimasta una sola scarpa femminile dalla forma e dal tacco inverosimile. Zou la prende, la esamina con attenzione, poi la consegna a Giuseppe

ZOU

E questa da dove viene? Da Marte?

GIUSEPPE ironico

Non capisci niente. È alta moda caro mio! Ma secondo te serve per camminare?

ZOU alzando le spalle

Boh, non lo so… ma l’altra dov’è?

GIUSEPPE

L’altra?

ZOU indicando i piedi di Giuseppe

L’altra scarpa. Due piedi, due scarpe…

GIUSEPPE guardandosi intorno smarrito

Già. Dov’è l’altra scarpa? Non lo so

Zou intanto guarda immobile le pile di scatole messe in ordine. Giuseppe si avvicina a Zou, segue il suo sguardo

GIUSEPPE avvilito

NOOOOOO.

ZOU

SIIIIIIIIII. Dobbiamo ricominciare

GIUSEPPE avvilito

Ma perché non camminiamo tutti a piedi nudi?

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Ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale

SKETCH A - PICCOLI EQUIVOCI SENZA IMPORTANZA SKETCH B - CAMBIAMENTI SKETCH C - TURISTI PER CASO SKETCH D - A PIEDI NUDI NEL PARCO