Benvenuti in casa Ba - A lume di candela

Unità 10 - Livello A2

Strani fatti accadono a casa Ba. Luce e telefono non funzionano, un vero problema per tutti: per Salif, costretto a interminabili telefonata di protesta, per Fela, che non può chattare con l’amica Meryem, e soprattutto per Olga, che sta preparando un articolo importante. A questo si aggiunge la tristezza per la lontananza di Anna. Come sempre, il lavoro aiuta Olga che anche stavolta riesce a fare un’intervista particolare, al medico e maestro di arti marziali Nguyen Van Viet. Nel frattempo Luis ha finito il suo lavoro al cantiere e ha deciso, consigliato dalla sua insegnante di italiano, di iscriversi a una selezione per mediatori culturali, per aiutare gli argentini come lui. Si reca quindi all’associazione sant’Egidio per avere qualche informazione.


SCENA 0 - INT GIORNO – CUCINA OLGA SALIF SALIF: Mi sembra che ci sia tutto… OLGA: Hai apparecchiato solo per noi due? SALIF: Eh sì. Stasera Fela gioca a calcetto. OLGA. Mansur si è addormentato? SALIF: Come un angioletto… OLGA: Allora scaldo la pasta in forno… OLGA E SALIF: OH NO!!!! FERMO IMMAGINE Qualche giorno prima…
SCENA 1 – INT NOTTE - SOGGIORNO OLGA SALIF FELA VOCE TV: Riconobbe la sua prigione: tutte le memorie dell'orribile giornata trascorsa, tutti i terrori dell'avvenire, l'assalirono in una volta: quella nuova quiete stessa dopo tante agitazioni, OLGA: Sono sempre preoccupata per Anna… SALIF: Ma perché Olga? Sta andando tutto bene mi pare… OLGA: Non si sa mai… è in un paese che non conosce… e poi è la prima volta che deve organizzarsi da sola… SALIF: Quando studiava per la maturità siamo stati in viaggio per l’Italia e se l’è cavata benissimo… OLGA: Sì. Però è diverso… noi restavamo fuori solo per qualche giorno… SALIF: E’ vero. Ma è in un college. È un posto sicuro, e Anna è più grande… Bisogna avere fiducia nei ragazzi, altrimenti non crescono mai... OLGA: Forse hai ragione… FELA: A me sembra che stia benissimo… ieri abbiamo chattato e l’ho sentita tranquilla… anzi, mi ha inviato anche una foto… OLGA: Una sua foto? FELA: No. Di quelle ‘famose’ case sane… le case che rispettano l’ambiente… SALIF: È andata in Danimarca proprio per vedere come si costruiscono, no? FELA: Eh sì. Vuoi vederle Olga? OLGA. Sì. Così mi sento più vicina a lei. VOCE TV: Si ricordò di quello che aveva di più caro, o che di più caro aveva avuto… FELA (tornando): Eccola! OLGA: Mi piace questa strada che ha intrapreso Anna… SALIF. Sì. Oggi è necessario che tutti si impegnino per rendere questo mondo più pulito e vivibile. FELA: E poi è bello abitare in case così… SALIF: A proposito di case, come va il lavoro di Luis in cantiere? FELA: Beh… ha quasi terminato il suo periodo di lavoro… domani sarà l’ultimo giorno… SALIF: Chissà cosa farà ora... FELA: Ha il corso di italiano… ma bisogna che trovi un’altra occupazione, comunque ha già un’idea… domani andrò a trovarlo… SALIF: Digli che lo salutiamo e lo aspettiamo presto... FELA: Senz’altro. Il giorno dopo…
SCENA 2 – EST GIORNO - CANTIERE LUIS FELA LUIS saluta i suoi compagni. LUIS: Ecco Fela! Ciao! FELA: Ciao! LUIS: Come stai? FELA: Bene bene. Ho portato il pranzo per festeggiare il tuo ultimo giorno di lavoro! LUIS: Bene… meno male che ci sei tu con i tuoi ottimi panini! FELA: Oggi frittata eh? LUIS. Buona! Fatta da Olga? FELA: No! Fatta da me! Io sono un cuoco bravissimo! LUIS: Sentiamo… Bisogna provare per credere!... FELA: Com’è andato il tuo ultimo giorno di lavoro? LUIS. Bene. Ormai sono amico di tutti… FELA: Tu non hai problemi a farti nuove amicizie… io un po’ di più… LUIS: Ma come? Hai la tua nuova amica Meryem, no? FELA: Che c’entra? LUIS. Beh.. è una tua nuova amica? FELA: Certo certo… senti ma che farai adesso che hai finito il lavoro qui? LUIS: Ci sto pensando molto in questi giorni. A scuola ho fatto amicizia con un insegnante che mi ha suggerito di fare il mediatore culturale… FELA: E’ una buona idea… Per i nuovi immigrati è necessario avere una figura di riferimento come quella del mediatore culturale... Altrimenti all’inizio è difficile ambientarsi senza conoscere le lingue, le usanze… LUIS: Tu ne conosci qualcuno? FELA: Durante il nostro viaggio in Italia ne abbiamo conosciuti tantissimi. Poi c’è Giorgiana… una mediatrice culturale molto brava. Ci siamo conosciuti a Teramo… FLASH BACK: ANNA: E questo lavoro, come hai cominciato a farlo? GIORGIANA: Ho cominciato nel 2004 frequentando un corso di mediatore culturale tramite un ente qui in Abruzzo.
 FELA: Ma lei lavora con qualche ragazzo in particolare qui?
 GIORGIANA: Sì, sì, sì. Io sto lavorando in questo momento con un ragazzo rumeno che è arrivato da poco qui nel Liceo Artistico di Teramo.
 FELA: Se decidi di fare il mediatore culturale ti possiamo mettere in contatto con lei… LUIS: Magari! Nei prossimi giorni vorrei andare presso un'associazione a chiedere informazioni per iscrivermi al corso per mediatori culturali… FELA: Poi mi fai sapere com’è andata… LUIS: Sai una cosa? FELA: Cosa? LUIS. Questa frittata è veramente buona! FELA: Lo so! Quella sera…
SCENA 3 – INT NOTTE – CUCINA OLGA SALIF OLGA. Mi piace preparare dolci insieme a te… sei un buon assistente… SALIF: Io? Io sono lo chef… tu sei l’assistente! OLGA: Ma che dici? Questa ricetta è mia! SALIF: Ti ricordi cosa devi fare ora? OLGA: Certo! Occorre mischiare le uova montate al resto degli ingredienti! SALIF: Brava! OLGA: Allora io comincio a frullare… SALIF: Un vero chef lo farebbe a mano! OLGA: Amo la praticità! SALIF: E il forno a quanti gradi deve stare? OLGA: Ma cos’è, un’interrogazione? SALIF: Sì, amore mio. OLGA: Occorre che il forno sia a bassa temperatura ... Però deve essere caldo quando si mette la torta! SALIF. Brava! OLGA. Posso continuare? SALIF: Certo! OLGA: Non è possibile… non può saltare la corrente per un elettrodomestico… SALIF: Sì. È strano. Ci sarà un sovraccarico… cerco la torcia… Vado a riattaccare la corrente. OLGA. Bravo Salif! Altrimenti... addio, torta! SALIF: Ecco fatto. OLGA: Bravo amore! Meno male che abbiamo il salvavita con la presa a terra… così non può succedere niente… con la corrente non si scherza! SALIF: Ma no, non preoccuparti. OLGA: Volevo chiamare Natascia. È da tanto che non la sento… scusami… Salif… non abbiamo la linea… ma è possibile che accada tutto oggi? SALIF: Aspetta. Chiamo la società telefonica dal cellulare. SALIF: Pronto? Buonasera! Sì, vorrei fare un reclamo. Non funziona la linea telefonica… no, non si riesce a chiamare. Come, non può fare niente? Ha il sistema bloccato? Senta, mi sembra assurdo: noi abbiamo bisogno della linea telefonica... Ma, scusi, le pare possibile che dobbiamo restare senza una spiegazione perché a lei non funziona il computer? Ma almeno può registrare il mio reclamo, no? Ecco, appunto… le do il numero… Il giorno dopo…
SCENA 4 – INT GIORNO CAMERA DA LETTO OLGA SALIF SALIF. Sveglia pigrona! OLGA: Salif! Mi hai portato la colazione! Che carino! (comincia a bere il caffè) SALIF: Eh… bisogna che tu cominci bene la giornata, perché… abbiamo un problema… OLGA: Come un problema? È successo qualcosa ad Anna? SALIF: Ma no, no. OLGA. Che è successo? SALIF: La linea telefonica. Non funziona ancora. OLGA: Ma com’è possibile? Io oggi devo lavorare un po’. E poi ho l’intervista … come faccio? Devo mandare delle mail in redazione… SALIF: Adesso richiamo. Pronto? Sì, buongiorno. Senta, io ho chiamato ieri. Siamo senza linea telefonica da due giorni. No! Come richiamare più tardi? Ma insomma! è assurdo! Mia moglie ha bisogno della linea telefonica per lavoro. Non è possibile stare due giorni senza neanche una spiegazione! .... Ma io pago puntualmente la bolletta, ho diritto all’assistenza di un tecnico!... Guardi, io protesto formalmente. Se lei non fa qualcosa, io reclamerò in direzione! Non è possibile! Mi ha attaccato! Ha detto che oggi hanno già ricevuto molte proteste e non può ascoltare anche la mia! Roba da pazzi! OLGA: E io come farò? Poco dopo…
SCENA 5 –EST GIORNO LIBRERIA FELA FELA: “Stasera alle 20 in chat. Sono senza cellulare. OK? Meryem”. Fela sorridente entra in libreria. Nel frattempo…
SCENA 6 – INT GIORNO – SOGGIORNO OLGA OLGA: Niente… non funziona… non riesco a mandare questa e-mail e tra poco arriva… non ho tempo di fare altro… Bisogna richiamare la società telefonica… Speriamo che Salif si ricordi... Nel frattempo…
SCENA 7 – INT GIORNO - BOTTEGA SALIF SALIF: Ma insomma! È un vero disservizio! Non è possibile! Sono due giorni! Non occorre che lei sia scortese! ... Voi dovete mandare un operaio, altrimenti faremo un contratto con un’altra società! Basta! Poco dopo…
SCENA 8 – INT GIORNO – CTP LUIS DOCENTE LUIS: Buongiorno professoressa! DOCENTE: Ciao, Luis! LUIS: Volevo dirle una cosa? Ho pensato al suo consiglio… e volevo iscrivermi al corso per mediatori culturali. DOCENTE: Bravo! Vedrai che sarà sicuramente una cosa interessante perché riuscirai ad aiutare altri argentini che come te arrivano in Italia. Poi ti volevo dire un’altra cosa: sei stato molto bravo a frequentare questo corso di italiano perché nella selezione per mediatori culturali è importantissima una buona conoscenza della lingua italiana. LUIS: Speriamo che mi prendano! DOCENTE: Come no? Senz’altro! Non ti preoccupare! LUIS: Va bene! Grazie professoressa! DOCENTE: Ciao Luis, ciao ciao!
SCENA 9 –EST GIORNO – PARCO OLGA NGUYEN VAN VIET OLGA: Maestro Van Viet, grazie per avermi concesso quest’intervista! VAN VIET: Di niente. Piacere. OLGA: Come si chiama quest’arte marziale? VAN VIET: Quest’arte marziale si chiama Viet vo dao. ‘Viet’ significa nome del Vietnam, ‘vo’ arte marziale, ‘dao’, la via, e quindi significa “via delle arti marziali vietnamita” OLGA: In quale paese è nata? VAN VIET: Questa disciplina è nata nel 2879 a.C. in Vietnam. OLGA: E come è nata in lei la passione per quest’arte marziale? VAN VIET: Sono fortunato perché ho uno zio che è maestro di arti marziali e quindi mi ha trasmesso la passione e ho vissuto questo lungo percorso. OLGA: E poi per quale motivo è venuto qui in Italia? VAN VIET: Sono venuto in Italia per motivi di studio. Ho studiato medicina e mi sono laureato come medico chirurgo e medico agopuntore e quella è la mia professione. OLGA: Ma lei ha deciso comunque di continuare ad insegnare quest’arte marziale… è riuscito a realizzare questo suo progetto? VAN VIET: Questo progetto mi è riuscito perché abbiamo formato una federazione in Italia con più di 1700 iscritti e quindi io insegno questa disciplina come una passione ma di più, come una missione. OLGA: C’è una filosofia che accompagna questa pratica impegnativa? VAN VIET: La filosofia che ci insegna deve essere onestà e serietà. Poi deve superare sempre i nemici di se stesso, orgoglio, egoismo e allora possiamo raggiungere il nostro equilibrio per la nostra vita di benessere nella salute. OLGA: Grazie, maestro, se non le dispiace rimango ancora a guardare un po’ la pratica. VAN VIET: Certo, mi piacerebbe, anche per guardare un po’ i nostri ragazzi! Più tardi…
SCENA 10 – EST – LIBRERIA FELA esce dalla libreria tutto contento, guardando l’orologio
SCENA 11 - INT NOTTE – SOGGIORNO OLGA poi FELA poi SALIF FELA: Posso usare il computer? Ho un appuntamento… OLGA: Magari! Non funziona niente, niente! Non c’è connessione! FELA: Ma come? Ancora? Sono due giorni! OLGA: E lo dici a me. Ho fatto un’intervista, l’ho già scritta e devo inviarla in redazione… dovrò andarci di persona domattina presto! FELA: Devo connettermi! Bisogna che lo zio risolva questo problema! FELA: Zio! Il telefono! OLGA. Salif, ma ti pare? Ancora non funziona nulla! SALIF: Calma, calma! Ora richiamo per la terza volta la compagnia telefonica! FELA: Quando mi serve una cosa, in questa casa non funziona mai niente! OLGA: Ma Fela, cosa devi fare con internet? FELA: Ma… niente, niente… vado in camera mia…
SCENA 12 – INT NOTTE - CAMERA FELA FELA – MANSUR FELA: Beato Mansur… lui gioca e non ha problemi… e io come faccio adesso? Dovevo chattare con Meryem, lei non ha il cellulare con sè… se non mi vede in linea che penserà di me? Nel frattempo…
SCENA 13 – INT NOTTE – SOGGIORNO SALIF OLGA SALIF: Ma che ha Fela? OLGA: Questa storia della linea… SALIF: Prima o poi si risolverà… e poi ha il cellulare… Non è necessario che stia al computer! OLGA: Beh magari secondo te non occorre accendere il computer in casa, ma noi ne abbiamo bisogno! SALIF: E che cosa deve farci Fela? OLGA. Non l’ha detto ma… SALIF: Ma? OLGA: Qualche ragazza, credo… forse Meryem! SALIF: Meryem? Forse… OLGA: Comunque adesso non è questo il problema… forza, Salif, chiama! SALIF: Pronto?... Il giorno dopo…
SCENA 14 – INT GIORNO – ASSOCIAZIONE SANT’EGIDIO LUIS – RESPONSABILE LUIS: Sonoun cittadino argentino e vivo ormai in Italia da tre anni. Ho fatto vari lavori ma su consiglio di un’insegnante del corso di italiano che sto frequentando ho deciso di diventare mediatore culturale. Cosa devo fare? RESPONSABILE: Il ruolo di un mediatore culturale – o meglio interculturale – come li formiamo nella Comunità di sant’Egidio, è quello di fare da tramite tra i cittadini stranieri nuovi arrivati e le istituzioni. LUIS: Sono molti gli stranieri che chiedono di diventare mediatori? RESPONSABILE: Noi abbiamo molte richieste. La Comunità di sant’Egidio da sette anni fa questi corsi che durano da ottobre a giugno con un diploma riconosciuto dalla Regione Lazio. Ogni anno diplomiamo cinquanta studenti ma i candidati sono molti di più, sono almeno il doppio, poi in alcuni anni abbiamo una lista di attesa anche più lunga. LUIS: Ogni quanto vi sono queste soluzioni? RESPONSABILE: Nel mese di settembre, proprio perché il corso inizierà a ottobre. La selezione riguarda il livello di competenza della lingua italiana, i titoli di studio che devono essere almeno equipollenti a un diploma di scuola secondaria superiore in Italia. Un altro requisito è essere cittadini stranieri e basta avere il permesso di soggiorno. LUIS: Come devo fare per presentare la domanda? RESPONSABILE: Adesso possiamo riempire questo modulo e poi c’è bisogno di questi documenti che dovrà portare: il documento d’identità, chiaramente una fotocopia, il permesso di soggiorno, il codice fiscale e questo titolo di studio che deve essere tradotto e validato. Vogliamo riempire il modulo? LUIS: Sì, grazie RESPONSABILE: Allora… il nome…. Nel frattempo…
SCENA 15 – INT GIORNO – REDAZIONE OLGA CAPOREDATTORE CAPOREDATTORE: Brava, Olga! Hai portato a casa un’altra bella intervista! OLGA: Eh sì, l’intervistato questa volta è davvero particolare! CAPOREDATTORE: E’ stato gentile? OLGA: Sì sì. CAPOREDATTORE: Allora il telefono ti funziona? OLGA: Mi ha chiamato ora Salif. Finalmente hanno riattivato la linea. CAPOREDATTORE: Meno male. Sono seccature inevitabili! OLGA: Hai ragione. Senti Giulio, ho sbagliato a chiudere l’intervista così? CAPOREDATTORE: “Ci fermiamo qui, per ora… e aspettiamo la prossima esibizione del maestro…”. Qual è il tuo dubbio? OLGA. I puntini di sospensione! CAPOREDATTORE: Mi sembra che vadano bene. Creano un’attesa, prolungano la frase… OLGA: Ero in dubbio. Meno male che ci sei tu… CAPOREDATTORE: Ecco, anche per scrivere questa frase devi mettere i puntini alla fine… “Meno male che ci sei tu…”. Siccome poi non spieghi il motivo, servono i puntini! OLGA: Il motivo è che mi hai dato un lavoro e che mi dai sempre buoni consigli… CAPOREDATTORE: Esagerata! Ho capito le tue qualità professionali e non voglio sprecarle! Tutto qui! Quella sera…
SCENA 15 - ANELLO – INT GIORNO – CUCINA OLGA SALIF SALIF: Mi sembra che ci sia tutto… OLGA: Hai apparecchiato solo per noi due? SALIF: Eh sì. Stasera Fela gioca a calcetto. OLGA. Mansur si è addormentato? SALIF: Come un angioletto… OLGA: Allora scaldo la pasta in forno… OLGA E SALIF: OH NO!!!! FERMO IMMAGINE OLGA: Ma non è possibile… Ancora??? SALIF: Ora ci penso io! OLGA: Hai preso la torcia elettrica? Sarà il solito sovraccarico… SALIF: Niente torcia. Visto che siamo da soli e visto che il destino ci ha lasciato al buio… cenetta a lume di candela! OLGA: Salif! Sei davvero un romantico… per mia fortuna! Continua…