Benvenuti in casa Ba - Il pane di Dante - La cittadinanza

Unità 7 - Livello A1

Mentre Anna è rimasta a studiare per l’esame di maturità, Olga e Salif, insieme a Fela, hanno ricominciato il loro viaggio in Italia. La prima tappa è Firenze, in Toscana, dove scoprono un patrimonio culturale unico al mondo. Firenze non solo conserva tanti tesori dell’arte rinascimentale ma è anche la patria di Dante Alighieri, padre della lingua italiana. Fela, che si è iscritto alla Facoltà di Lettere e sta preparando un esame sulla Divina Commedia, è entusiasta e condivide con i suoi la scoperta di Dante. Durante la visita a Firenze, i nostri amici assistono all’emozionante giuramento sulla Costituzione italiana di due stranieri che prendono la cittadinanza italiana.

SCENA 0 – PIAZZA DELLA SIGNORIA – PALAZZO VECCHIO MIRANDA: Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservare la Costituzione e le leggi dello stato italiano OLGA: È stato davvero interessante e emozionante… SALIF: Mi sono proprio commosso… ma ora vi va di mangiare qualcosa? Fela? Hai comprato i panini? FELA: Sì, zio… ho qui il nostro pane…. SALIF: Davvero? Bravo! Che hai comprato? FELA: Questa! quella mattina…
SCENA 1 – PIAZZA SANTA CROCE
FELA: Eccolo, quello è il fiorentino più famoso al mondo! SALIF: E’ Dante vero? FELA: Si, zio, è proprio lui, è Dante! OLGA: Fela, ultimamente ti sento nominare spesso Dante… raccontaci qualcosa su di lui… FELA: Dante è il più grande scrittore italiano, ha scritto, intorno al 1300, la Divina Commedia, uno dei capolavori della letteratura di tutto il mondo. SALIF: Vedo che ti piace l’Università… allora sei contento della tua iscrizione alla Facoltà di Lettere? FELA: Eh sì, zio… ora sto studiando Dante… sai, è il padre della lingua italiana… A quel tempo per scrivere cose importanti si usava il latino e invece Dante è stato il primo a scrivere in italiano e a dire che l’italiano si poteva usare sempre, per scrivere di ogni argomento… SALIF: Che strano però… stavo leggendo… qui a Santacroce ci sono le tombe di tanti grandi italiani… Michelangelo, Galilei, Vittorio Alfieri, Ugo Foscolo… beh… dopo quello che ci hai spiegato mi chiedo perché non c’è Dante…, c’è la statua fuori… ma le sue ossa non ci sono… FELA: Hai ragione… Dante è il fiorentino più famoso al mondo, ma è morto in esilio… OLGA: Cosa vuol dire esattamente “esilio” in italiano? FELA: Dante è morto lontano dalla sua città, come uno straniero, dopo l’allontanamento da Firenze per motivi politici. Oggi una persona come Dante la chiamiamo ‘rifugiato’. SALIF: Quindi anche Dante si è trovato sicuramente in difficoltà… in terra straniera… come spesso accade a chi è immigrato oggi… non è sempre tutto facile… OLGA: È vero… FELA: Però Dante ha avuto il tempo di scrivere un’opera meravigliosa come la Divina Commedia! OLGA: Giusto! E allora andiamo a visitare questa città di Dante! Oltretutto Firenze è patrimonio culturale dell'Unesco! SALIF: Andiamo! OLGA: Andiamo!
SCENA 2 - PIAZZA DUOMO Pochi secondi per vedere piazza Duomo con qualche rapido commento sulla bellezza del Battistero. OLGA: Ma c’è anche la gente sulla cupola! SALIF: Sì, è enorme… OLGA: Bellissima! FELA: Questo è il Battistero! Sapete che Dante ha ricevuto qui il battesimo? Nel frattempo Anna… Anna studia a casa
SCENA 3 – VIA DEI CALZAIUOLI SALIF: Venite, questa è via dei Calzaiuoli! OLGA: Salif, Fela! Abbiamo un appuntamento telefonico con Anna, adesso… poverina, lei deve studiare per la maturità mentre noi continuiamo il nostro viaggio! SALIF: Fela, chiamala… raccontale quanto è bella Firenze… FELA: Subito zio! ANNA: pronto? FELA: Anna! Ciao, come stai? ANNA: Ah! Sei tu Fela? FELA: Stai studiando? ANNA: Tantissimo! Non ce la faccio più! FELA: Oh, quanto mi dispiace… ANNA: Davvero, eh? FELA: Noi siamo qui al centro di Firenze… ANNA: E com’è? FELA: Stupenda! Fantastica! ANNA: Mi piacerebbe tanto vederla! FELA: Lo so, lo so che vorresti essere qui ma… devi studiare! OLGA: Dai, passami il telefono! Anna! ANNA: Mamma! OLGA: Ciao! Come stai? Hai mangiato? Ti sei cucinata qualcosa? ANNA: Ma certo! E voi come state? OLGA: Ma… bene… adesso abbiamo un appuntamento a Palazzo Vecchio, al Comune di Firenze… ANNA: Ah, in piazza della Signoria… OLGA: Sì… ci sono due stranieri, due signori stranieri che devono giurano sulla Costituzione e prendono la cittadinanza italiana. ANNA: Beh… allora godetevi Firenze anche per me… OLGA: Certo, amore, tu studia, mi raccomando…
SCENA 4 – VIA DEI CALZAIUOLI OLGA: Guardate che meraviglia! Si vede Il campanile di Giotto! FELA: Chissà com'erano le giornate all'epoca di Dante, nel 1300… SALIF: A proposito di esilio e di cittadinanza…vorrei dirti una cosa sull'epoca di Dante. SALIF: All’epoca un re, oppure il signore di una città o di un territorio, aveva diritto assoluto sulla vita dei suoi sudditi. Suddito, giù la testa! FELA: Va bene! SALIF: I sudditi avevano diritti solo se il sovrano era d’accordo... oggi, invece, ogni cittadino ha naturalmente diritti e doveri. FELA: Intendi dire che oggi siamo tutti un po' re? SALIF: Sì, ma tu devi comunque ubbidire a tuo zio, che è un terribile tiranno... E tuo zio ti ordina di andare a comprare panini per tutti. FELA: Allora corro…. Così vi raggiungo al Comune per il giuramento…
SCENA 5 – PANETTERIA DEL CENTRO STORICO FELA: Buongiorno! PANETTIERA: Buongiorno! FELA: Vorrei dei panini e del formaggio… quale mi consiglia? PANETTIERA: Ti consiglierei stracchino! Quanto ne vuoi? FELA: Beh dipende… quanto costa? PANETTIERA: Questo costa 11 euro e 30 al chilo FELA: Allora ne vorrei tre etti e anche un po’ di pecorino toscano, non so… 200 grammi… PANETTIERA: Questo è il pecorino toscano! FELA: Va bene! PANETTIERA: Quanti panini vuoi? FELA: Otto PANETTIERE: Otto. Ci vuole un chilo di pane toscano FELA: Sì, mi dia anche un litro di acqua frizzante e un succo di frutta, per piacere. PANETTIERA: Che gusto preferisci? Ti va bene la pesca? FELA: Va bene, grazie. PANETTIERA: Serve altro? FELA: No, grazie, basta così. PANETTIERA: Bravo! Vedo che studi Dante… lo sai cosa ha detto un personaggio nella “Divina Commedia”? “Tu proverai sì come sa di sale lo pane altrui…” FELA: Bello… Ma che vuol dire? PANETTIERA: Beh, Cacciaguida, che era un suo antenato, nell’annunciargli il proprio esilio, gli spiega che il pane mangiato fuori dalla propria patria, è un pane salato, cioè amaro… e può portare tristezza e malinconia… FELA: Ah ecco… proprio oggi parlavo con mio zio di esilio … Ma questo pane però com’è? Salato o sciapo, senza sale? PANETTIERA: Sciapo, sciapo! Perché a Firenze si mangia senza sale! Arrivederci e grazie! FELA; Grazie a lei! Arrivederci!
SCENA 6 – PALAZZO VECCHIO SALIF: Ecco Palazzo Vecchio! Prova a immaginare la meraviglia dei fiorentini dell’epoca di fronte a un palazzo così! OLGA: Un po’ come succede a noi davanti a un grattacielo super-moderno, no? SALIF: E Fela è come al solito in ritardo… SALIF: Dai, Fela, forza! OLGA. Andiamo, entriamo, il giuramento sta iniziando….
SCENA 7 – PALAZZO VECCHIO – SALA ROSSA FUNZIONARIO: Buongiorno! Siamo in questa bellissima Sala Rossa, che è un po’ il vanto del comune di Firenze, per un evento molto importante, che vi riguarda e ci riguarda, perché Firenze è una città cosmopolita, perché ci arricchiamo in prima persona e nello stesso tempo arricchiamo anche le altre persone, i cittadini stranieri che ci onorano della loro presenza. Io direi di iniziare con la signora, quindi in piedi per rispetto all’autorità che io indegnamente rivesto. Si parte con che cosa? Con il giuramento. Giuro di essere fedele alla Repubblica. MIRANDA: Giuro di essere fedele alla Repubblica. FUNZIONARIO: E di osservare la Costituzione. MIRANDA: E di osservare la Costituzione. FUNZIONARIO: E le leggi dello Stato MIRANDA: E le leggi dello Stato FUNZIONARIO: Qua sotto eh? MIRANDA: Sì, sì. FUNZIONARIO: Le consegno la bandiera italiana e, soprattutto, il libro della Costituzione della Repubblica. MIRANDA: Grazie! FUNZIONARIO: Mentre io sottoscrivo l’atto, io farei un bell’applauso alla nuova cittadina italiana! Raffaele, se ti vuoi alzare, se te la senti ovviamente… la nostra amica era da tre anni residente, aveva un avo che gli ha permesso di prestare giuramento e acquisire la cittadinanza, tu invece sei nato qui a Firenze, o quanto meno in Italia, hai sempre risieduto fino alla maggiore età e la normativa italiana ti ha permesso di avere un anno di tempo e la possibilità di pensare se volevi acquisire la cittadinanza italiana. Questo è soltanto un riconoscimento, un atto di fatto, una presa visione, tant’è che qui è il sindaco che accerta, dopo il tuo giuramento, le caratteristiche per poter poi acquisire la cittadinanza italiana. Qui senza saltare nessun rigo… SALIF: Auguri! MIRANDA: Grazie! SALIF: Complimenti! OLGA: Auguri! MIRANDA: Grazie! SALIF: Come mai avete deciso di diventare italiani? MIRANDA: Per discendenza italiana… il mio bisnonno era italiano e così ho avuto quest’occasione di averla… SALIF: Ma qualcosa ti sarà piaciuto della cultura italiana per … MIRANDA: Beh, perché io sono venuta a studiare qui… per una cosa e per un’altra, quindi per questioni di lavoro, io mi occupo d’arte e quindi è stata una scelta specifica venire a Firenze e diciamo che sono innamorata di questa città, di questo mondo… OLGA: Hai avuto anche un percorso culturale che ti ha portato a questa decisione… MIRANDA: Sì, certo, certo… perché ho deciso di vivere qui, perché la mia vita professionale si svolge in Italia e specificatamente a Firenze e poi perché è un paese che ha una dinamicità nell’arte che mi interessa molto e quindi questo è stato parte della mia decisione… SALIF: Invece tu ti sentivi già italiano… RAFFAELE: Sì, essendo nato qui, ho sempre vissuto in Italia e quindi mi sento a tutti gli effetti un italiano! OLGA: Come vi sentite adesso? MIRANDA: Felicissima! RAFFAELE: Emozionato! SCENA 8 – PIAZZA DELLA SIGNORIA SALIF: Sai cosa penso? Quando una persona come Miranda o Raffaele diventa cittadino italiano, la stessa cittadinanza italiana si arricchisce di una nuova identità… di una nuova cultura… OLGA: Possiamo parlare di “cittadinanza multiculturale…” SALIF: Sì… si diventa cittadini italiani e insieme cittadini europei e del mondo… OLGA: È stato davvero interessante e emozionante… SALIF: Mi sono proprio commosso… ma ora vi va di mangiare qualcosa? Fela? Hai comprato i panini? FELA: Sì, zio… ho qui il nostro pane…. SALIF: Davvero? Bravo! Che hai comprato? FELA: Questa! SALIF: Ma Fela… con i miei 20 euro hai comprato quella al posto dei nostri panini? FELA: Zio, questa è la Divina Commedia, è così bella, così emozionante che è pane per lo spirito! SALIF: Ah… e per la pancia? FELA: E poi era un'occasione unica! È una copia originale con la firma di Dante Alighieri, a soli 20 euro… Olga sorride, prende lo zainetto e ci fruga dentro estraendo i panini. Tutti ridono, sollevati. FELA: Ci avete creduto, eh? È la mia copia per l’esame di letteratura italiana… OLGA: Sì, fino a un certo punto ci abbiamo creduto ma poi… ti sei tradito con la storia della firma…! Ridono continua…