Comune
Le parole della lingua italiana
La parola comune indica prima di tutto qualcosa che non è di un’unica persona, ma che appartiene a due o più persone. Possiamo dire, per esempio, che «abbiamo un amico comune», cioè una persona che è contemporaneamente nostra amica e amica di qualcun altro, o che abbiamo «interessi comuni», cioè gli stessi, oppure che «parliamo una lingua comune», cioè la stessa. Anticamente esistevano villaggi abitati da contadini che si riunivano per decidere le cose da fare: si chiamavano comuni, perché avevano in comune le leggi. In seguito la parola comune ha indicato il villaggio, il centro abitato e la campagna intorno alla città. Così è nato il Comune, che è l’ente amministrato da un sindaco eletto dai cittadini, da una giunta e dai consiglieri: i comuni della provincia di Roma, di Milano, di Napoli ecc., che comprendono le città e il territorio che sta intorno a quelle città. Con la stessa parola comune si indica anche l’amministrazione comunale, dove lavorano gli impiegati del comune e il palazzo, l’edificio dove si trova l’amministrazione comunale. La parola comune si usa tutte le volte che si ha bisogno di un documento, di un permesso rilasciato dal comune: «andare al comune»; «chiedere informazioni all’impiegato del comune»; «fare un documento in comune». Ci si può sposare nel comune dove uno dei due sposi ha la residenza: «sposarsi in comune» vuole dire sposarsi con rito civile.