Le parole dell'Italiano: tanti futuri diversi

Unità 4 - Livello B1

Tanti futuri diversi, da andrò a sto per arrivare

Ho deciso: la prossima estate andrò in vacanza a Capoverde! Sicuramente vi sarete accorti che quell'andrò è un futuro. Il futuro dei verbi regolari in -are, -ere e in -ire lo abbiamo già studiato nelle ultime due puntate della seconda serie, in cui abbiamo visto che il futuro può svolgere diverse funzioni. Prima di tutto può indicare un evento futuro, come ci fa sentire Lucia: ANNA. Sto aspettando la risposta. Ci spero molto, sai. LUCIA: Sono sicura che ti prenderanno.

Oppure, il futuro può esprimere un dubbio o un’incertezza. Pensate alla frase: “Luca non è venuto in ufficio. Sarà malato...”. Ora lasciamo da parte le funzioni del futuro e le forme regolari e approfittiamo della puntata di oggi per parlare dei futuri irregolari, come per esempio il futuro di avere, dovere, potere e vedere. In tutti e quattro, si perde la e di -ere. Il futuro di avere è avrò, avrai, avrà, avremo, avrete, avranno; il futuro di dovere è dovrò, dovrai, dovrà, dovremo, dovrete, dovranno; il futuro di potere è potrò, potrai, potrà, potremo, potrete, potranno; infine il futuro di vedere è vedrò, vedrai, vedrà, vedremo, vedrete, vedranno.

Alcune di queste forme le hanno usate anche i nostri amici. SALIF: Dovrà capire che deve calmarsi un po’. OLGA. Magari potremo assistere alle riprese… FELA: ...ma vedrai che domani vinceremo… Un altro futuro irregolare è quello del verbo venire. Sentiamo: CESARIA: Ogni tanto verrò a chiedervi qualcosa… Il futuro di venire è verrò, come dice Sesària, poi verrai, verrà, verremo, verrete, verranno. Già che ci sono, aggiungo il futuro di volere, che è molto simile: infatti è vorrò, vorrai, vorrà, vorremo, vorrete, vorranno. Cambia solo una vocale... E con questo, direte voi, abbiamo terminato col futuro. No, perché l'italiano conosce anche un altro modo per esprimere il futuro.

Se vogliamo parlare del futuro, ma di un futuro vicinissimo, allora adoperiamo un'espressione particolare: sto per seguita dall'infinito del verbo che esprime l’azione futura vicinissima. Ad es., “Sto per arrivare” vuol dire “arriverò tra pochissimo”. Ma sentiamo i nostri amici: FELA: (dà qualche colpetto al tamà): Senti, Luis, sto per mostrarti la mia arte... prima o poi riusciremo a mettere su un gruppo nostro… LUIS: E stai persino per laurearti! LUIS. Tranquillo. Semmai mi distrugge il corso di italiano! Sta per iniziare… SALIF: Lo so, però io devo andare in bottega… Stanno per arrivare dei nuovi prodotti dal Perú... Sentito? Sto per mostrarti, stai per laurearti, sta per iniziare; io aggiungo stiamo per, state per e poi stanno per arrivare, come dice Fela.

Attenzione, perché questa espressione stare per si può usare non solo con stare al presente, ma anche con stare al passato, per esempio all'imperfetto. Sentiamo: OLGA: Le offro un tè… Stavo per farlo.... LUIS: Sì, certo, stavo per dimenticarlo: volevo dirti che hai ragione. Olga dice: “stavo per farlo”, ma non l'ha ancora fatto; Luis dice: “stavo per dimenticarlo”, ma poi non l'ha dimenticato. In questi casi c’è una frase sottintesa. Cosa vuol dire? Vuol dire che quando Olga dice alla signora Sesària: “Le offro un tè... Stavo per farlo” in realtà Olga non completa il suo discorso, ma lascia una frase sottintesa, cioè non la esprime.

Il discorso completo è questo: “stavo per farlo QUANDO LEI HA BUSSATO alla porta”, “Stavo per farlo QUANDO LEI è ARRIVATA”. Allo stesso modo, quando Luis dice: “Stavo per dimenticarlo”, la frase sottintesa è “ma ora mi sono ricordato”. L'italiano conosce anche altre espressioni per indicare un futuro vicinissimo. Anziché dire “sto per partire”, possiamo dire “sono lì lì per partire”, “sono sul punto di partire”; nell'italiano scritto si trovano anche espressioni più eleganti, come “sono in procinto di partire” o “mi accingo a partire”. E io sto per finire la mia lezione, anzi: l'ho già finita.

Arrivederci alla prossima puntata. In questa puntata abbiamo imparato: - il futuro di alcuni verbi irregolari: io andrò, io avrò, io dovrò, io potrò, io vorrò, io verrò - a parlare di azioni imminenti: Sto per arrivare, Stai per laurearti ecc.