Quando è nato l'italiano?

Piccola storia dell'italiano

“Quando hanno capito che non parlavano più latino qui in Italia”? Vi dico subito che noi non possiamo stabilire quando l’italiano è nato come lingua autonoma, perché, come vi ho detto nella scorsa lezione, fra latino e italiano non c’è interruzione, non c’è cioè un momento preciso in cui “è morto” il latino ed “è nato” l’italiano. Non c’è un momento preciso del Medioevo in cui qualcuno ha potuto dire: i miei nonni, o i miei genitori, parlavano latino; io, invece, parlo un’altra lingua! In Italia nel Medioevo la gente parlava una lingua molto diversa dal latino colto,dal latino scritto del I secolo a.C., il latino del poeta Virgilio o del grande avvocato Cicerone. Quelle persone però credevano che la loro lingua fosse latino! Questo per noi significa che l’italiano è nato quando è nata la coscienza dell’italiano: cioè , come ha detto Fela, quando le persone che lo parlavano hanno capito che stavano usando una lingua ormai diversa dal latino, hanno capito che il latino era un’altra cosa. Il primo testo che mostra questa coscienza della diversità fra il latino e l’italiano è un documento del 960 d. C. che gli studiosi chiamano il Placito di Capua. Placito è una parola che vuol dire “sentenza”, cioè la decisione di un giudice. Capua è una bellissima città della Campania vicina a Caserta. Qui mi fermo, per lasciarvi un po’ di curiosità: del Placito di Capua infatti parleremo ancora nella prossima lezione. Arrivederci.