Adam Zagajewski, Dalla vita degli oggetti

Paradossi del confine

Adam Zagajewski alla fine del secondo conflitto mondiale fu costretto con la sua famiglia ad abbandonare la Galizia. Di fatto, Zagajewski è stato sempre considerato polacco più che ucraino, ma più di tutto egli, così come Miłosz, si definisce cittadino dell’Europa dell’Est, ovvero di quel mondo di frontiera in cui confini, appartenenza e disappartenenza sembrano sottostare al susseguirsi di vicende storiche. Nella sua ampia antologia Dalla vita degli oggetti (Adelphi), Zagajewski si mette a confronto con interrogativi e dilemmi, con il mondo della natura e della storia, cogliendo tutte le contraddizioni della nostra condizione. La poesia intitolata Ciò che è in tal senso rappresentativa: Ciò che pesa troppo/ e trascina in basso/ che fa male come il dolore/ e brucia come uno schiaffo,/ può essere pietra/ o àncora.

Dalla puntata di Cultbook PARADOSSI DEL CONFINE.