Carlo Sgorlon, l'amore per il Friuli

Un'intervista del 1991

La parola Nord-Est fu inventata da me, per indicare il Friuli, che in effetti è il Nord-Est più Nord-Est che ci sia
Carlo Sgorlon, 1998

Tratto da Il circolo delle 12 (1991), un'intervista allo scrittore e narratore friulano Carlo Sgorlon (1930-2009), che racconta la sua terra, grande fonte di ispirazione per i suoi libri dove ha affrontato anche il tema del profondo mutamento di questa nel corso degli anni.
Il paesaggio friulano, le case, il fiume, il castello, i vigneti, fanno da sfondo all`intervista. La sua prima opera è stata Il vento nel vigneto (1960), un'opera coraggiosa poi riscritta in dialetto friulano circa dieci anni dopo (Prime di sere, 1970).
Tra le tematiche ricorrenti nei suoi racconti l’angoscia, la nevrosi, l`inafferrabilità del reale.

Come potremo vivere in una dimensione totalmente razionale, quando siamo circondati dal mistero da tutte le parti? Si dirà: ma la scienza mette in fuga il mistero.  Falso. La scienza non fa che spostare il mistero sempre più in la. Alza la soglia
Carlo Sgorlon

L’autore friulano, è stato lo scrittore della sua generazione che ha ricevuto più riconoscimenti. Gli sono stati assegnati circa quaranta Premi. Dal Supercampiello, ricevuto per ben due volte, al Premio Strega, a quello  FlaianoNonino solo per citarne alcuni. Ultimo in ordine di tempo, Il Premio alla carriera (2009) istituito in onore del suo amico Piero Chiara