Divina commedia: Inferno - Commento Canto III

Con Nino Borsellino e Achille Tartaro

I professori Nino Borsellino e Achille Tartaro sono all`interno della prestigiosa biblioteca Vallicelliana di Roma. Dante e la sua guida si trovano nell`Antinferno, dove comincia a prefigurarsi il paesaggio infernale. Qui appare Caronte, "un demonio grottesco". Dante deve superare ogni viltà o esitazione per intraprendere il cammino: in lui s`incarna l`eroe moderno, personaggio esemplare dell`iconografia cristiana. Sfila, poi, la prima schiera di dannati, "schiera originale di peccatori senza peccato", che il commentatore avvicina all`immagine di Eliot nella sua Terra desolata. E` l`occasione, che Dante non perde, per la condanna dell`innominato e innominabile Celestino V. Condizione opposta a quella della povertà di spirito dei peccatori senza peccato è quella che riconduce i commentatori a sottolineare il tema della magnanimità, virtù cristiana che ha il suo archetipo nel modello virgiliano. Anche per la bella similitudine che chiude il canto (le foglie d`autunno), i commentatori si rifanno agli esempi classici.