Paolo Poli e l'amore per la letteratura

Il grande attore e regista si racconta

Il grande attore e regista teatrale Paolo Poli, laureato in letteratura francese, ha sempre avuto un grande amore per narrative e poesia. Aveva debuttato in teatro nel 1958 con Finale di partita di Samuele Beckett. L’ultimo spettacolo è stato Aquiloni, tratto da Giovanni Pascoli. Ha registrato una personalissima lettura di Pinocchio di Carlo Collodi. Del grande attore fiorentino vi proponiamo un video in cui parla delle Memorie di François René de Chateaubriand. Ironicamente afferma che la preferenza accordata allo scrittore francese è dettata da un fattore piuttosto casuale: "È un autore il cui nome - dice - come quello di Bismarck, evoca ricette di cucina: si vede che avevo fame". Ma poi, più seriamente, racconta come in epoca fascista, da ragazzo, abbia scoperto la passione per la letteratura della "cugina-nemica" Francia. A consigliargli la lettura di Chateaubriand, rivela l’attore, fu il costumista di Jean Cocteau. Nelle Memorie "Chateaubriand torna al passato con una tecnica che anticipa Proust, partendo da un dettaglio". Ed è con tale “tecnica” che racconta i suoi settant`anni di vita, dalla rivoluzione francese a Napoleone alla Restaurazione, dicendo cose spiritosissime su Napoleone Bonaparte, facendo paragoni acuti tra lui e George Washington e raccontando la Roma del Papa.