Dialoghi matematici: creatività, tra matematica e letteratura

Parlano Piergiorgio Odifreddi e Paolo Giordano

Il rapporto tra matematica e letteratura è stato il tema del secondo incontro dell’edizione 2019 dei Dialoghi Matematici del Mulino, svoltosi all'Auditorium Parco della Musica, a cui hanno partecipato, con la moderazione di Pino Donghi,  Piergiorgio Odifreddi, matematico e logico, e Paolo Giordano, fisico, di professione scrittore che con il suo romanzo d’esordio "La solitudine dei numeri primi" ha vinto il Premio Strega. 

Sembra che la cultura delle scienze naturali, e quella matematica su tutte, si interessino dell’esperienza universale, oggettiva e quantitativa, con un linguaggio preciso, razionale, fatto di idee e concetti, di numeri e forme geometriche. La cultura umanistica e certo la letteratura, guardano invece all’esperienza privata, particolare, soggettiva, qualitativa, usando un linguaggio emotivo, fatto di immagini e racconti e magari di ambiguità polisemiche. Appaiono quindi paradossali i Nobel per la Letteratura a Russel, Solzenicyn e Coetzee. Ma tra matematica e letteratura c’è una relazione strutturale più profonda dei semplici paradossi.

La  terza edizione dei Dialoghi Matematici del Mulino è in collaborazione con Fondazione Musica per Roma, con il patrocinio del CNR e del INFN e la media partnership di Rai Cultura e Rai Radio 3.

Credits Foto: Fondazione Musica per Roma/Musacchio-Iannello-Pasquini