L'equazione di Volterra

I rapporti tra le comunità di prede e di predatori

Il problema principale nella divulgazione della matematica è che la matematica è una scienza astratta. Laddove un fisico, un chimico, un biologo possono mostrare rappresentazioni e modelli, un matematico incontra serie difficoltà a rendere visibili i concetti della sua scienza, perché equazioni e teoremi male si prestano ad essere tradotti in immagini.Una notevole eccezione è rappresentata da quelle equazioni che descrivono il comportamento di sistemi fisici o naturali. Un esempio è l’equazione di Vito Volterra, fondatore del CNR.

Volterra fu sempre affascinato dai meccanismi che governano la vita in Natura e studiò, in particolare, l’equilibrio degli ecosistemi, ovvero come le specie viventi, pur in costante competizione, tendono in generale a non scomparire ma, piuttosto, ad aumentare e diminuire periodicamente di numero.

L’equazione di Volterra descrive, appunto, i rapporti tra le comunità di prede e di predatori. Supponiamo che a destra ci sia -per così dire- la squadra dei predatori e, a sinistra, la squadra delle prede. Li rappresento come creature marine che condividono lo stesso habitat acquatico, ma il concetto si applica ugualmente bene a creature di terra e dell’aria. Immaginiamo che ad un certo punto, la situazione sia questa: pochi predatori e molte prede.