Non tutti i numeri sono uguali

Uno sguardo alla statistica

Ogni mattina percorro la stessa strada per andare a lavoro. Il Grande Raccordo Anulare di Roma. E ogni giorno, c’è un incidente. Anni fa non era così. Guidare è diventato sempre più pericoloso/gli incidenti sono in costante aumento. Anche a casa però, non è affatto sicuro. Visto il numero di furti in appartamento! Ecco, appunto: quanti furti esattamente? E quanti incidenti stradali ci sono in più? Secondo l’Istat, a partire dal nuovo millennio, il numero di incidenti è diminuito. (Cosa???) All’inizio del 2017 sono il 24% in meno rispetto al 2010 e ben il 36% in meno rispetto al 2001. Per i furti, la situazione è più articolata. Dal 2001 al 2014 sono aumentati di circa il 20%, mentre negli ultimi 3 anni sono diminuiti del 14,4%. Dal 2001 a oggi sono più o meno invariati. Insomma: che vuol dire? Siamo più o meno sicuri? Beh, dipende. Non dai numeri, ovviamente. I dati ci raccontano una realtà oggettiva.
Ma spesso l’evidenza non basta. E’ la nostra percezione che fa la differenza. Dipende tutto dal nostro cervello. Chi si sente più vulnerabile tenderà a ignorare i dati che riguardano la diminuzione dei furti negli ultimi 3 anni. Gli altri, la sposeranno. Quando i numeri, infatti, descrivono una realtà diversa da quella che immaginiamo, noi non li mettiamo bene a fuoco, a volte li ignoriamo del tutto. Come per gli incidenti stradali. Al contrario, le informazioni che confermano la nostra visione risultano più evidenti. Come potrebbe essere per i furti aumentati dal 2001 al 2014. Siamo infatti condizionati da tutta una serie di pregiudizi, o bias. Questi plasmano la nostra percezione di dati e numeri. Il peso che gli diamo oppure quanto a lungo li memorizziamo, non ha nulla a che fare con la matematica. Spesso però non siamo capaci di distinguere i piani. Come a dire che i dati non hanno tutti lo stesso peso. Anche se sono solo numeri.