Malati di cibo

Da "Memex, la scienza raccontata dai protagonisti"

Il dottore mi ha detto di smetterla con le cenette intime per quattro a meno che gli altri non si presentino davvero
Orson Welles

Il programma di Rai Scuola Memex, la scienza raccontata dai protagonisti, condotto da Silvia Bencivelli, in questa puntata affronta il delicato tema dei disturbi legati al comportamento alimentare con l'antropologo Marino Niola. 

Il rapporto con il cibo è un rapporto molto personale che ognuno vive a modo suo. A volte è sereno ed equilibrato, a volte invece arriva ad assumere forme riconusciute dalla medicina come patologiche. Come se ne esce?
Il cibo è "identità", non solo sociale e collettiva ma anche individuale. Il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach diceva che siamo quello che mangiamo, oggi la frase può essere rovesciata affermando che, sempre più spesso, siamo quello che non mangiamo. 

Ci stiamo dividendo in tribù alimentari: vegani, vegetariani, crudisti, fruttariani, lattofobi. Un numero crescente di persone che si identificano con quelli che mangiano le stesse cose e si diversificano da quelli che mangiano cose diverse.
Marino Niola

Fioretti laici, forme di ascetismo che non fanno più alcun riferimento a dimensioni ultramondane, le definisce l'antropologo Niola e spiega come, mentre una volta si facevano sacrifici per ottenere una ricompensa in un'altra vita, oggi, in una società secolarizzata come quella contemporanea, un'altra vita non è più contemplata e al posto del Giudizio universale della fine dei tempi c'è il giudizio della bilancia pesa-persone e del dietologo. Si finisce così per cadere in forme patologiche di rapporto con il nutrirsi, forme di "ortoressia", un termine che definisce un disturbo alimentare proposto da alcuni medici e psichiatri, descritto come una forma di attenzione abnorme alle regole alimentari (dal greco orthos - corretto e orexis - appetito). I soggetti che soffronto di questa patologia sono sempre convinti di essere nel giusto ed eliminano dalla loro dieta molti cibi ritenendoli dannosi, spesso con grave danno per la salute. Il film Hungry hearts di Saverio Costanzo (2014), tratto dal romanzo di Marco Franzoso "Il bambino indaco", racconta proprio questo: l'ossessione di una giovane madre per la salute del proprio neonato porta alla rottura con il marito e alle tragiche conseguenze che ne conseguono.

Il nostro corpo è una macchina perfetta che, attraverso il metabolismo, produce l'energia di cui ha bisogno per vivere. In che modo avviene questo processo chimico all'interno del nostro organismo lo ha scoperto nel 1937 il biochimico tedesco, naturalizzato inglese, Hans Krebs che per le sue ricerche ricevette il Nobel per la Medicina nel 1953.

Una ricerca recente nel campo del gusto, ha dimostrato che le preferenze alimentari come le avversioni, hanno anche un'origine genetica. Di questo aspetto parlano i ricercatori e le ricercatrici del Laboratorio di Genetica Medica IRCCS Burlo Garofalo di Trieste. Il parere dello psicanalista è affidato invece al professor Saranthi Thanopoulos della Società Psicanalitica Italiana che spiega come ci si ammala, e in quali forme, di problemi legati al consumo di cibo, a partire dall'anoressia

Infine, nello spazio Officina delle ideeMassimo Temporelli, descrive il funzionamento di uno strumento che i nutrizionisti utilizzano per misurare il rapporto tra massa grassa e massa magra in un corpo umano: il bioimedenzometro.