Il Nobel Parisi spiega il disordine ai ragazzi delle scuole popolari

Il video del 12 febbraio 2022

“Come fare ordine nel disordine?” è questa la domanda che i ragazzi e le ragazze dai 13 ai 18 anni della rete delle scuole popolari di Roma e Bagheria hanno posto a Giorgio Parisi. Il premio Nobel ha accettato la sfida e ha risposto loro il, 12 febbraio 2022. Ad organizzare l’evento sono la Scuola Popolare Spintime+ (leggi SpintaInPiù) e la Scuola Popolare We Care di Bagheria. Due associazioni che con passione e dedizione lavorano per la diffusione della cultura e dell’educazione nello spirito dei valori costituzionali.



Spintime+ è uno spazio libero in uno spazio occupato, in cui ogni persona può esprimersi e crescere attraverso la condivisione delle esperienze. Nasce nel 2015 dall’incontro tra ICBIE Europa Onlus e Spin Time Labs e le caratteristiche dei volontari sono un aspetto cruciale del progetto, poiché ognuno di essi è chiamato a dare il proprio contributo attraverso la condivisione delle proprie sapienze ed esperienze, in uno spazio dove le differenze si annullano. La figura non è quella di un educatore professionale, psicologo, pediatra, logopedista o esperto di processi educativi, ma “solo” quella di un volontario volonteroso all’interno di uno spazio che è gioco forza, educativo.

La Scuola Popolare We Care si trova a Bagheria, a pochissimi chilometri da Palermo. Nasce nel 2019 all’interno dell’associazione culturale BOCS (ARCI). È un luogo dove dar vita e sperimentare buone pratiche, idee e metodi al servizio della collettività. La condivisione e lo studio sono al centro del metodo di confronto.

Le scuole popolari di Roma e Bagheria, in rete con le altre scuole presenti nel territorio romano, possono definirsi come luoghi in cui si condividono saperi e culture, partecipando e contribuendo alla costruzione della comunità educante attraverso la promozione di pratiche mutualistiche e solidarietà come esperienze di partecipazione critica attiva. Collaborano, supportano e svolgono azione critica rispetto al sistema della formazione, agendo a partire dai bisogni e dalle necessità dei territori e delle comunità tramite meccanismi orizzontali, trasversali e inclusivi. L’obiettivo è quello di facilitare la formazione di individui attivi, coscienti di sè e capaci di formulare critiche per la costruzione di una comunità accogliente in cui sapere condiviso, cultura e pensiero critico sono princìpi fondamentali, rifiutando ogni forma di discriminazione di classe, razza o genere perché coscienti dell’importanza di non lasciare indietro nessuno e del valore sociale della conoscenza.

Le Scuole Popolari di Roma sono animate da Educatori Popolari e Militanti della Cultura: cittadini attivi che partendo dalle esperienze e conoscenze personali scelgono di metterle a disposizione della propria comunità attraverso pratiche di condivisione del sapere, confrontandosi in rete, partendo dai loro limiti e dalle loro differenze, per rafforzare il proprio agire individuale e collettivo attraverso pratiche di scambio e di sostegno. Sapere e cultura sono esigenze dell’umanità e costituiscono i beni comuni immateriali su cui si fondano le comunità. Le relazioni tra sapere, cultura ed individui generano le basi per pratiche mutualistiche e solidali, che portano alla creazione di soggetti attivi.

“La funzione sociale della scuola pubblica, che consideriamo parte fondamentale della trasmissione del sapere, è di impedire divergenze classiste, aumentare la mobilità sociale, diminuire la dispersione scolastica, contribuendo alla formazione di una comunità educante in quanto consapevole. Le politiche che minano tale funzione innescano reazioni e critiche sociali di cui le scuole popolari sono la manifestazione” conclude la Carta della Rete delle Scuole Popolari.

Sono molto lieto di questo invito -ha commentato Giorgio Parisi. “La scienza nasce dalla curiosità. Dal saper guardare la realtà con occhi diversi- Dobbiamo insegnare ai ragazzi ad assecondare la curiosità inserendola nel metodo scientifico. In questo modo si può realizzare la più grande rivoluzione, che è la conoscenza: il migliore ascensore sociale..