Il Collegio Universitario dei Cavalieri del Lavoro "Lamaro Pozzani"

Il Collegio Universitario dei Cavalieri del Lavoro "Lamaro Pozzani"

Il Collegio Universitario dei Cavalieri del Lavoro "Lamaro Pozzani"
Inaugurato nel 1971, il Collegio contribuisce alla formazione di studenti meritevoli attraverso un’esperienza culturale e umana caratterizzata da interdisciplinarietà, curiosità e senso critico.  Il Collegio Universitario dei Cavalieri del Lavoro “Lamaro Pozzani” ospita circa 70 studenti provenienti da tutta Italia, iscritti a diversi corsi di laurea, selezionati attraverso prove particolarmente rigorose. Per l’anno accademico 2022-2023 sono stati ammessi 14 studenti da una rosa di 504 candidati. 
Grazie al sostegno dei Cavalieri del lavoro, il Collegio non offre agli studenti solo l’ospitalità, ma anche programmi didattici integrativi di alta qualità, corsi di lingue, incontri con personalità del mondo istituzionale, imprenditoriale e della cultura, esperienze all’estero e scambi internazionali. 

Il Collegio ospita anche dottorandi di ricerca stranieri iscritti o che svolgono attività di ricerca presso università romane e, tra le iniziative volte a sostenere l’internazionalizzazione dei percorsi di studio, prevede la possibilità per gli studenti del Collegio di frequentare periodi di studio presso università straniere sulla base dei loro piani individuali di studio. L’idea di promuovere una residenza universitaria fu di Enrico Pozzani, presidente della Federazione dal 1944 al 1966, e la sua realizzazione fu possibile grazie alla donazione del terreno e dello stabile da parte di Antonio Lamaro e dei suoi eredi, che progettarono l’edificio e ne finanziarono gran parte dei lavori. 


A testimonianza dell’eccellenza del modello educativo del Collegio Universitario dei Cavalieri del Lavoro “Lamaro Pozzani”, nel 2019 il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con proprio decreto, lo ha riconosciuto come “Collegio Universitario di Merito”.
A testimonianza dell’eccellenza del modello educativo del Collegio Universitario dei Cavalieri del Lavoro “Lamaro Pozzani”, nel 2019 il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con proprio decreto, lo ha riconosciuto come “Collegio Universitario di Merito”.
“Con il Collegio Universitario “Lamaro Pozzani” i Cavalieri del Lavoro – spiega Maurizio Sella, Presidente della Federazione dei Cavalieri del Lavoro –  affermano il valore della formazione d’eccellenza, basata sul merito e la valorizzazione dei giovani talenti, quale leva strategica per la crescita sociale ed economica del Paese.
Formazione, impegno negli studi e nei percorsi professionali, capacità di raggiungere risultati misurabili, sono i valori che da sempre guidano il Collegio e con cui i Cavalieri del Lavoro vogliono portare un contributo
allo sviluppo di una economia della conoscenza”.

LE PAROLE DI MATTARELLA
Nel 2021/2022 il Collegio ha celebrato i suoi primi 50 anni di vita. Per l’occasione il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato al Presidente della Federazione Maurizio Sella una lettera. “Costituisce motivo di orgoglio per la Federazione da Lei presieduta – scriveva Mattarella – l’avere, con lungimiranza, dato vita e sviluppato una esperienza di valorizzazione dei talenti dei nostri giovani che - affiancata a quella degli Alfieri del lavoro - ha partecipato alla selezione di professionalità e capacità che si sono affermate nel mondo delle istituzioni, della pubblica amministrazione, dell’impresa, a vantaggio del capitale sociale della Repubblica”.

IL COMITATO SCIENTIFICO 
A coordinare le attività di formazione del Collegio è Luigi Abete, Cavaliere del Lavoro, Presidente Luiss Business School e della Fondazione BNL, affiancato da un Comitato Scientifico di cui fanno parte Sebastiano Maffettone, direttore dell’Osservatorio di etica pubblica Ethos (Business School Luiss), Patrizio Bianchi, economista e accademico, già ministro dell’Istruzione nel Governo Draghi, e Luigi Nicolais, già Presidente del Cnr e professore emerito di Scienza e Tecnologia dei Materiali presso l’Università di Napoli “Federico II”.

L’INDAGINE SUI DESTINI PROFESSIONALI. FUCINA DI CLASSE DIRIGENTE 
Da un’indagine svolta sui destini professionali dei 584 laureati tra il 1974 e il 2020 è emerso che il 41,7% dei laureati ha raggiunto posizioni dirigenziali nel settore dell’impresa e il 18,9 % è impegnato nel settore della ricerca come docente universitario o ricercatore di alto livello. Il 12, 5 % dei neo laureati, invece, occupa posizioni negli organi costituzionali (Camera, Senato, Corte Costituzionale), nelle organizzazioni internazionali e monetarie e nelle alte magistrature.
I tempi di inserimento nel mondo del lavoro dopo l’esperienza formativa nel Collegio sono risultati straordinariamente brevi. Particolarmente rilevante è il dato che vede accedere al mondo del lavoro, in meno di un mese, 6 neolaureati del Collegio su 10. 


PREMIO ALFIERI DEL LAVORO
L’impegno dei Cavalieri del Lavoro per una formazione di eccellenza, oltre che attraverso il Collegio Universitario dei Cavalieri del Lavoro “Lamaro Pozzani”, viene declinato anche nel Premio “Alfieri del Lavoro”. Questa iniziativa trova il suo momento culminante, ogni anno, con la premiazione al Quirinale dei 25 migliori studenti d’Italia, in concomitanza con la consegna delle onorificenze ai nuovi Cavalieri del Lavoro.
Il numero dei premiati è legato a quello dei Cavalieri del Lavoro, nominati ogni anno in occasione della Festa della Repubblica, a rimarcare la continuità dell’impegno nello studio e nella vita. La consegna dell’attestato d’onore al Palazzo del Quirinale sta a indicare il pubblico e solenne riconoscimento per i risultati conseguiti nello studio. Con l’attestato d’onore viene consegnata anche la Medaglia del Presidente della Repubblica.
Il Premio “Alfieri del Lavoro” fu istituito dalla Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro nel 1961 in coincidenza del centenario dell’Unità d’Italia e del sessantenario dell’Ordine “al Merito del Lavoro”. Fu autorizzato con circolare del Ministro della Pubblica Istruzione, emanata nel settembre 1961, e destinato ogni anno a 25 studenti che avessero terminato la scuola secondaria superiore con il massimo dei voti. 
I venticinque studenti sono scelti non più di uno per provincia fra i migliori segnalati dai presidi delle scuole di tutta Italia. Per poter essere segnalati attualmente sono richiesti i seguenti requisiti: votazione minima di 9/10 alla licenza media, almeno 8/10 di media per ciascuno dei primi 4 anni della scuola superiore, votazione di 100/100 all’esame di Stato.