Tibet: la memoria degli dei

Un viaggio nel Buddismo tibetano

Nel 1996, il regista e giornalista Sergio Giordani, fratello di Brando, scrisse e diresse Cina allo specchio, cinque puntate dedicate ad un continente ancora poco esplorato dal giornalismo d'inchiesta

Il documentario proposto, è un estratto della puntata Tibet: la memoria degli dei, dedicato ai luoghi più rappresentativi del Buddismo tibetano.
Sergio Giordani (1929-2006), compie da prima un excursus storico sulle origini della religione, partendo dal V secolo a.C., quando il principe indiano Siddharta rinunciò al lusso e alle ricchezze per comprendere, attraverso la pratica ascetica, i principi dell’esistenza.

Con estremo rigore ed un approccio dichiaratamente didattico, Giordani cattura bellissime immagini per spiegare i fondamenti dottrinali del pensiero buddista

In particolare, introduce le quattro nobili verità, ossia i principi di causalità e interdipendenza di tutti i fenomeni, soffermandosi sulle peculiarità del Buddismo Vajrayana originario del Tibet.
A questa vasta regione della Cina, abitata da appena due milioni di persone, è dedicata tutta la seconda parte del documentario.
Da un piccolo villaggio e dai volti intensi dei suoi abitanti, passiamo così a Lhasa, la città sacra del Buddismo, nonché capitale del Tibet, dove si erige il Potala, ossia il monastero fortezza che ospitò il Dalai Lama fino al 1959, anno in cui la repressione dello stato cinese lo costrinse a riparare nel nord dell’India.

Il Potala affascina per la magnificenza architettonica e per la sacralità dei riti che si svolgono nelle sue stanze, con mantra, mandala, mudra e tantra