Ammalarsi di antibiotici

Le infezioni resistenti ai farmaci

Nel mondo c’è un’ emergenza che riguarda la salute pubblica. Bisogna frenare l'uso eccessivo di antibiotici e si devono prevedere importanti investimenti per fornire acqua pulita, servizi igienico-sanitari e vaccini nei paesi in cui le malattie infettive sono più diffuse.
Ma perché? L'uso sfrenato di antibiotici è il principale motore per l'aumento delle infezioni resistenti ai farmaci. Queste uccidono più di mezzo milione di persone all'anno in tutto il mondo - 50.000 tra Europa e Stati Uniti .

Lasciata senza controllo, la diffusione della resistenza ai farmaci nei prossimi anni potrebbe causare milioni di vittime.Nonostante gli sforzi per incoraggiare un uso più prudente degli antibiotici, un team di ricercatori ha riscontrato che  negli ultimi 15 anni il consumo mondiale di questi farmaci  è aumentato del 65%. E’ un problema.

Il Public Health England, il dipartimento della salute pubblica inglese, ha riferito che in Inghilterra  un quinto degli antibiotici prescritti dai medici  per tosse e mal di gola non è necessario. Gli esperti considerano che solo un paziente su 10 con il mal di gola debba far ricorso agli antibiotici. Ma in Europa viene dato nel 60% dei casi.Il pericolo rappresentato dalle infezioni resistenti ai farmaci, dovuto ad un uso smodato degli antibiotici, è così grave che l'ufficiale medico capo inglese ha iscritto la resistenza antimicrobica al registro nazionale del rischio di emergenza civile del Regno Unito. Si teme uno "scenario apocalittico" in cui le persone possano  morire per infezioni comuni e semplici operazioni - perché gli antibiotici non funzionano più.

Uno studio recente ha rilevato come  nelle nazioni più povere gli antibiotici si usino meno rispetto a quelle ricche. Nelle nazioni a reddito medio-basso il consumo è sì aumentato del 77 %, ma per raggiungere le 13,5 dosi giornaliere ogni mille abitanti. Nei paesi ricchi le dosi sono 26.

Di particolare interesse è il forte aumento dell'uso globale di antibiotici di ultima istanza, come la colistina, un farmaco che è stato reintrodotto nonostante sia stato abbandonato negli anni '70 a causa della sua tossicità. La colistina è usata per trattare le infezioni  resistenti agli altri farmaci - ma negli ultimi dieci anni batteri resistenti alla colistina si sono diffusi in tutto il mondo dopo essere emersi da un maiale cinese.

Senza nuovi interventi per frenarne l'uso eccessivo, il numero di antibiotici distribuiti a livello globale entro il 2030 potrebbe aumentare di oltre il 200%, da 42 miliardi di dosi quotidiane al giorno a 128 miliardi.Cosa fare? Nei paesi più poveri bisogna aumentare le campagne di vaccinazione ed investire molto in infrastrutture che assicurino servizi igienici ed acqua potabile così da evitare le infezioni endemiche.