Le migrazioni di 7000 anni fa le racconta il genoma
Next generation sequencing
Da una nuova prospettiva mai analizzata, la ricerca dimostra che il pool genetico maschile di popolazioni nord-africane e sub-sahariane è stato plasmato da antiche migrazioni umane trans-sahariane durante l’optimum climatico dell’Olocene (tra 12 mila e 5 mila anni fa) quando il Sahara era una terra fertile (da cui “Green Sahara”) e dunque non rappresentava una barriera geografica per eventuali spostamenti umani tra l’Africa sub-sahariana e le coste mediterranee del continente.
Usando una tecnica innovativa (next-generation sequencing) per sequenziare circa 3,3 milioni di basi del cromosoma Y umano in 104 individui maschi, selezionati mediante uno screening di migliaia di campioni, sono state individuate 5966 varianti geniche (di cui il 51% mai descritte in precedenza). Studiando queste varianti in 145 popolazioni africane ed eurasiatiche è stato possibile evidenziare massicce migrazioni umane avvenute attraverso il deserto del Sahara prima della desertificazione.
Il confronto dei dati dell’Y con quelli relativi al DNA mitocondriale (trasmesso lungo la linea materna) e agli autosomi (trasmessi da entrambi i genitori) ha evidenziato differenze dei due sessi nel plasmare la variabilità genetica del Nord Africa, con un contributo femminile recente riconducibile alla tratta araba degli schiavi e un contributo maschile più antico, che risale principalmente al periodo del “Green Sahara”.