L'uomo tra le stelle

Le varie missioni

L’idea di lasciare la Terra a bordo di una navicella per approdare su un altro corpo celeste è una fantasia che accompagna l’umanità da sempre. La Luna orma è una meta sorpassata, oggi, infatti, lo sbarco extraterrestre più a portata di mano è quello sugli asteroidi. I sassi spaziali potrebbero diventare delle stazioni di soggiorno durante viaggi cosmici più lunghi.
È un salto nell’ignoto, ma la Luna dimostra che simili imprese sono capaci di enormi ricadute sulla Terra. I voli per lo spazio però, finora hanno avuto principalmente lo scopo di costruire avamposti abitabili in orbita. Oggi c’è una sola grande casa “tra le nuvole”: è la stazione spaziale internazionale, a 400 chilometri da Terra. Gli inquilini, lassù, vivono, mangiano, dormono e fanno ricerca scientifica in assenza di gravità. Dall’Italia sono partiti cinque astronauti, tra cui Samantha Cristoforetti, la prima donna italiana a fare le valigie per un soggiorno di cinque mesi e mezzo nello spazio. Purtroppo, in alcuni casi la conquista dello spazio si è trasformata in tragedia. Nel 1971, tre cosmonauti russi morirono asfissiati nella navicella che li stava riportando a Terra. Quindici anni dopo, nel 1986, esplose in volo lo Space Shuttle Challenger, con a bordo i sette membri dell’equipaggio. Nel 2003, altro terribile incidente: lo Shuttle Columbia si disintegrò sopra i cieli del Texas, mentre rientrava nell’atmosfera terrestre: altre sette le vittime.