Nicola Pirrone. Lo smog uccide

Nel 2015 ha ucciso 9 milioni di persone

Lo smog è la principale causa di morte al mondo: solo nel 2015 ha ucciso 9 milioni di persone,  un numero tre volte più grande della somma delle morti per Aids, tubercolosi e malaria e quindici volte più di tutte le guerre e delle altre forme di violenza (rapporto della Lancet Commission on Pollution and Health, New York, ottobre 2017).

Le fonti di inquinamento legate alle attività umane sono molto varie e vanno dalla produzione di elettricità e riscaldamento che utilizzano combustibili fossili (che producono ossidi di zolfo, ossidi di azoto, particolato e metalli pesanti) ai trasporti (che emettono monossido di carbonio, anidride carbonica, idrocarburi, composti organici volatili, particolato, ossidi di azoto, ozono, ossidi di zolfo e composti del piombo), dai processi industriali (fonte di emissioni inquinanti come anidride solforosa e monossido di carbonio) alle attività agricole e di allevamento (che producono ammoniaca, metano, anidride carbonica e protossido di azoto) fino al trattamento dei rifiuti (che libera ammoniaca, metano, ossidi di azoto e particolato). Finisce tutto nell’aria che respiriamo, e conoscerne e comprenderne la qualità è l’obiettivo che si prefigge l’Istituto per l’Inquinamento Atmosferico del Cnr diretto da Nicola Pirrone.