Stefano Benazzi. Il segreto dell'Homo Sapiens
Alla ricerca della nostra unicità
Nel 1964, due denti rinvenuti nella Grotta del Cavallo, una cavità preistorica pugliese, furono ritenuti neandertaliani dalla comunità scientifica. Ma nel 2011 Stefano Benazzi, direttore dei laboratori di Antropologia fisica e Dna antico dell’Università di Bologna, ha potuto mettere a confronto modelli digitali 3D dei due denti con un ampio campione di denti neandertaliani e di uomo moderno.
Benazzi e i suoi colleghi hanno analizzato vari caratteri della struttura interna ed esterna dei denti, in particolare lo spessore dello smalto e il contorno generale delle corone dentarie, dimostrando che i due denti non solo sono attribuibili a un uomo moderno, ma sono i resti più antichi di uomo moderno in Europa finora conosciuti. Una scoperta che fornisce un altro tassello e ci aiuterà a rispondere alle domande: come è riuscito l'Homo Sapiens a colonizzare l'Europa? Cosa ha portato all'estinzione l'uomo di Neandertal?
Quali sono le caratteristiche che hanno reso unica la nostra specie?