Le polveri sottili, un nemico invisibile

Le nanoparticelle che inquinano l'aria

L'EPA (Agenzia americana per l'ambiente) classifica le cosiddette "polveri sottili" in due categorie: “Particelle inalabili grossolane, più grandi di 2,5 micron e inferiori a 10 micrometri di diametro e “Particelle fini”, come quelle che si trovano nel fumo e nella foschia, hanno 2,5 micrometri di diametro o anche meno. Queste particelle possono essere direttamente emesse da sorgenti come gli incendi boschivi, oppure possono formarsi quando i gas emessi dalle centrali elettriche, industrie e automobili reagiscono con l’aria.

La dimensione delle particelle è direttamente legata alla loro capacità di causare problemi di salute. Sia l’EPA che l’Agenzia europea hanno manifestato forti preoccupazioni per le particelle che hanno 10 micrometri di diametro (PM10) o sono ancora più piccole. La struttura infinitesimale consente a questi elementi presenti nell'aria di passare attraverso il naso e la gola e penetrare nei polmoni procurando effetti anche sul cuore e i polmoni e più in generale sulla salute umana.

In questo filmato il fisico del CNR Valerio Rossi Albertini parla di polveri micrometriche (delle dimensioni di un milionesimo di metro) e nanometriche, grandi un miliardesimo di metro, spiegando come mai i morti per inquinamento nel 2015 sono stati quindici volte di più di quelli di tutte le guerre e degli atti di violenza verificatisi lo stesso anno.