La Giornata mondiale degli oceani: il Decennio del mare e l'alfabetizzazione oceanica

8 giugno

L’8 giugno di ogni anno, si celebra la Giornata mondiale degli oceani con l'obiettivo, oltre a celebrare la bellezza e la ricchezza di mari e oceani, di sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni sull’importanza della loro salvaguardia, considerando la loro importanza per la nostra sopravvivenza. In tale contesto è interessante approfondire l'iniziativa promossa dalle Nazioni Unite, con il coordinamento della Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO (IOC-UNESCO), che hanno dichiarato il 2021 – 2030 il Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile. L'obiettivo, come ci illustra Francesca Santoro, Specialista di Programma della Commissione Oceanografica dell’UNESCO, è promuovere il ruolo delle scienze del mare per lo sviluppo sostenibile e per dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e dei suoi 17 obiettivi. Dieci anni dedicati a costruire l’oceano che vogliamo, attraverso il raggiungimento di sette risultati concreti per la società:
  1. Pulito: un oceano pulito in cui le fonti di inquinamento vengono identificate e rimosse;
  2. Sano: un oceano sano e resistente in cui gli ecosistemi marini sono mappati e protetti;
  3. Predicibile: un oceano prevedibile in cui la società ha la capacità di comprendere le condizioni oceaniche attuali e future;
  4. Sicuro: un oceano sicuro in cui le persone sono protette dai pericoli oceanici;
  5. Sostenibile: un oceano utilizzato in modo sostenibile che garantisce la fornitura di cibo;
  6. Trasparente: un oceano trasparente con accesso aperto a dati, informazioni e tecnologie;
  7. Ispirazionale: un oceano che ispira e coinvolge.

Il tutto per arrivare a costituire una Generazione Oceano e a realizzare un programma comune di ricerca e innovazione tecnologica attorno a cui mobilitare comunità scientifica, governi, settore privato e società civile. Proprio con questo scopo a dicembre 2020 è stato lanciato il Manifesto del Decennio del Mare: verso l’Oceano di cui abbiamo bisogno per il Futuro che vogliamo, una "call to action" che invita istituzioni, imprese, cittadini a prendere parte attiva alle iniziative della campagna del Decennio del Mare, per comprendere l’importanza vitale del mare e dell’oceano per il Pianeta.

In tale contesto risulta di primaria importanza avviare una vera e propria alfabetizzazione oceanica, e questo perchécome sottolinea Francesca Santoro, come riportato sul sito Unesco:

L'alfabetizzazione oceanica non implica soltanto aumentare la consapevolezza sullo stato dell'oceano, ma anche fornire strumenti e approcci per trasformare la conoscenza sugli oceani in azioni per promuovere la sostenibilità degli oceani. Inoltre, l'aumento dell'alfabetizzazione oceanica a livello nazionale e a tutti i livelli educativi, è un elemento fondamentale per consentire lo sviluppo di capacità nel settore nazionale delle scienze marine. Mentre le organizzazioni e le associazioni nazionali e regionali sono cruciali per promuovere l'alfabetizzazione oceanica a livello nazionale e regionale, la Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO si impegna a garantire la collaborazione internazionale, l'applicazione di standard di qualità e lo scambio di buone pratiche.

  L'alfabateizzazione oceanica: un'educazione all’Oceano per tutti 

Proprio nell'ottica di favorire l’alfabetizzazione oceanica,  l’8 giugno del 2020, in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani, l’Ufficio Regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa, che nella sua sede di Venezia ospita un’unità della Intergovernmental Oceanographic Commission - IOC dell’UNESCO , ha lanciato assieme alla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO la pubblicazione Educazione all’Oceano per Tutti – Kit pratico”.

La pubblicazione, la cui versione originale inglese è stata pubblicata alla fine del 2017, ha l’obiettivo di fornire ad educatori e studenti di tutto il mondo gli strumenti, le risorse e i metodi innovativi per comprendere i complessi processi e funzioni dell'oceano ed evidenziare le problematiche più urgenti. Primi fra tutti i cambiamenti climatici. Riscaldamento e innalzamento del livello del mare stanno avvenendo a ritmi molto più veloci di quanto di pensasse, l’aumento della concentrazione di CO2 sta causando una diminuzione del pH con conseguenze nefaste su ecosistemi unici come le barriere coralline. E poi la plastica, con oltre 8,3 milioni di tonnellate di rifiuti plastici sversati in mare ogni anno. La traduzione in italiano di questa pubblicazione è stata possibile grazie al contributo finanziario della Associazione per la Commissione Nazionale UNESCO Italia Onlus.