Carnico, l'alba del mondo di oggi
Il video firmato dal MUSE racconta l'estinzione di massa che plasmò gli ecosistemi moderni
Lo scorso settembre un team internazionale di ricerca descriveva sulle pagine della prestigiosa rivista Science Advances (J. Dal Corso, M. Bernardi e altri 15 ricercatori, Extinction and dawn of the modern world in the Carnian, "Science Advances" 6, eaba0099) l’Episodio Pluviale Carnico, una fase di rapida rivoluzione degli ecosistemi globali legata ad un cambiamento climatico avvenuto 233 milioni di anni fa. Lo studio, condotto da un team guidato da Jacopo Dal Corso della China University of Geosciences, di cui fanno parte anche ricercatori delle Università di Padova e Ferrara, del CNR, del MUSE – Museo delle Scienze di Trento e del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, proponeva una sintesi di decenni di rilievi sul campo, analisi di laboratorio e modellizzazioni fornendo per la prima volta un quadro completo delle cause, delle dinamiche e degli effetti dell’Episodio Pluviale Carnico.
Questi eventi, anche se così lontani nel tempo, ci portano inoltre a riflettere sulla “nostra” crisi climatica e sulla perdita di biodiversità in corso.In questo video – spiega Massimo Bernardi, paleontologo del MUSE e membro del gruppo di ricerca – mettiamo in luce l’eredità storica che il presente contiene. Mentre è a tutti chiaro che le architetture delle nostre città o le tradizioni che caratterizzano le nostre attività quotidiane dipendono dagli usi e dai costumi dei nostri antenati, non è così immediato percepire gli ecosistemi dei quali siamo parte come prodotto di processi evolutivi in atto da milioni di anni. L’Episodio Pluviale Carnico ha avuto un ruolo chiave nell’evoluzione delle foreste di conifere moderne, delle barriere coralline ma nel dare origine a linee evolutive di animali, come i mammiferi, che ci riguardano molto da vicino.
Il nuovo video “Carnico, l’alba del mondo di oggi”, disponibile anche in lingua inglese, è stato realizzato dall’Area multimedia del MUSE, sotto la regia di Davide Dalpiaz e Fabio Pupin.Le rocce sono un grande archivio di vicende – riflette ancora Bernardi – che, come nel caso delle grandi estinzioni di massa, non abbiamo per nostra fortuna vissuto in prima persona. Proprio come un archivio, come una biblioteca, contengono la storia delle nostre origini, e ci aiutano a comprendere come la vita abbia reagito alle grandi fasi di crisi globale. Possiamo imparare molto dalle rocce.