Newton "Quello che sappiamo": C'era una volta il buio
13a puntata
Newton è il programma di informazione e approfondimento scientifico condotto da Davide Coero Borga che ci aiuta a capire meglio ciò che sappiamo e ci porta a scoprire le novità dal mondo della ricerca.
In questa puntata con Patrizia Caraveo, astrofisica, già direttrice dell’Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica di Milano (IASF), parliamo di inquinamento luminoso, dei problemi che crea alla ricerca astronomica e agli ecosistemi. Con l’avvento della luce elettrica il cielo sulle nostre città è cambiato, oggi gli osservatori si sono spostati in zone buie e l’osservazione amatoriale del cielo è diventata molto problematica. Lo scopriamo a Monte Romano (VT) con Massimiliano Malerba, Paolo Zampolini e il gruppo Astrofili Galileo Galilei, che ci mostrano le meraviglie della notte stellata e le differenze con il cielo di città.Il primo ad accorgersi di tali differenze fu l’astronomo Giovanni Virginio Schiaparelli che invece, proprio dal centro di Milano, era riuscito a mappare Marte.
Anna Pancaldi ci racconta questa e la storia di René-Antoine Ferchault de Réaumur, il primo scienziato che nel ‘700 iniziò lo studiare gli effetti delle luci artificiali sul comportamento degli insetti. L’eccessiva luce notturna ha dunque evidenti effetti su tutti gli esseri viventi, anche sugli ecosistemi costieri. A Castiglioncello (LI) incontriamo Elena Maggi, biologa marina dell’Università di Pisa, e il team di ricercatori impegnati, con il progetto AquaPlan, nello studio degli effetti della luce artificiale sui ricci di mare.
In onda il 2 luglio 2024 alle 21 su Rai Scuola
In questa puntata con Patrizia Caraveo, astrofisica, già direttrice dell’Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica di Milano (IASF), parliamo di inquinamento luminoso, dei problemi che crea alla ricerca astronomica e agli ecosistemi. Con l’avvento della luce elettrica il cielo sulle nostre città è cambiato, oggi gli osservatori si sono spostati in zone buie e l’osservazione amatoriale del cielo è diventata molto problematica. Lo scopriamo a Monte Romano (VT) con Massimiliano Malerba, Paolo Zampolini e il gruppo Astrofili Galileo Galilei, che ci mostrano le meraviglie della notte stellata e le differenze con il cielo di città.Il primo ad accorgersi di tali differenze fu l’astronomo Giovanni Virginio Schiaparelli che invece, proprio dal centro di Milano, era riuscito a mappare Marte.
Anna Pancaldi ci racconta questa e la storia di René-Antoine Ferchault de Réaumur, il primo scienziato che nel ‘700 iniziò lo studiare gli effetti delle luci artificiali sul comportamento degli insetti. L’eccessiva luce notturna ha dunque evidenti effetti su tutti gli esseri viventi, anche sugli ecosistemi costieri. A Castiglioncello (LI) incontriamo Elena Maggi, biologa marina dell’Università di Pisa, e il team di ricercatori impegnati, con il progetto AquaPlan, nello studio degli effetti della luce artificiale sui ricci di mare.
In onda il 2 luglio 2024 alle 21 su Rai Scuola