Speciale sport: parla Massimo De Luca

Il giornalismo sportivo in Italia

I ragazzi devono fare sport per divertirsi. Per giocare. Lo sport è un gioco

Massimo De Luca, ospite della terza puntata dello speciale sport di RaiScuola, analizza il mondo sportivo in tutte le sue sfaccettature partendo proprio da chi consente di lo porta nelle case, nelle edicole, on line, ovvero i giornalisti. Il caso italiano fa scuola in quanto a giornalismo sportivo, ben tre quotidiani sportivi e numerosi programmi tv, frutto, secondo De Luca, dell`attitudine tutta italiana alla polemica, alla discussione al commento sull`avvenimento: "In America invece si ragiona solo di cifre".

Dal giornalismo italiano allo sport nazionale, il calcio. Uno sport dall`essenza tribale secondo De Luca e che proprio per le sue forti componenti sociali e passionali ha fatto leva sulla connotazione campanilistica della cultura italiana, così legata ai propri campanili, alle proprie città e di conseguenza alle proprie squadre del cuore.

Il fenomeno sociale del calcio è preso in considerazione anche dal punto di vista della formazione dei giovani. Una formazione troppo spesso ostacolata dalle proiezioni ideali dei genitori preoccupati più dell`eventuale sviluppo professionale del percorso del proprio figlio che della formazione vera, educativa e sportiva, obbiettivo primario di ogni pratica sportiva. L`aspetto ludico prima di tutto.Come commenta De Luca: ""I ragazzi devono fare sport per divertirsi. Per giocare. Lo sport è un gioco"

L`ultima parte dell`intervista tocca i temi sociologici e simbolici dell`Olimpiade che oltre ad essere uno spettacolo, una parata sportiva di attività di nicchie venute alla luce per un periodo breve è una vetrina sul mondo, e in particolare sulla città organizzante cosiccome fu per la Roma del boom economico nel `60