Buonsenso: il progetto didattico sull'immigrazione

Dialogare con gli altri

“Buonsenso” è un progetto didattico promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dagli Editori Laterza.  Il suo obiettivo è quello di fornire ad alunne e alunni di diversi istituti scolastici italiani gli strumenti utili per decodificare informazioni, formare opinioni e comunicarle in maniera efficace su un tema molto complesso e decisamente attuale: l’immigrazione. 

Attraverso l’insegnamento delle diverse forme di comunicazione - la parola scritta e la parola detta, il video reportage e la performance teatrale - ”Buonsenso” ha cercato di promuovere la conoscenza su questo tema, aiutando gli studenti ad interagire fra loro, dialogare con gli altri, con gli esperti ma anche con chi la pensa in maniera diversa, nel rispetto di tutte le posizioni.  Con il sostegno di docenti tutor – registi, giornalisti, scrittori, artisti e attori -  gli studenti si sono confrontati e documentanti sul tema, e alla fine di un percorso fatto di laboratori, incontri e dibattiti, hanno prodotto testi scritti, filmati e spettacoli teatrali.

Da sempre impegnata a raccontare le varie iniziative che percorrono il mondo della scuola, negli ultimi anni RAI Cultura ha lavorato molto sul tema dell’immigrazione, per questo ha voluto partecipare alla promozione e alla documentazione di questo prezioso progetto formativo e informativo. Il documentario segue i lavori di tre istituti: il liceo classico “Pilo Albertelli” di Roma, il liceo scientifico “Arcangelo Scacchi” di Bari e l’istituto di istruzione secondaria “Amedeo Avogadro” di Torino. 

I tre istituti hanno scelto percorsi comunicativi diversi. Gli studenti del liceo “Albertelli” di Roma hanno prodotto una graphic novel, con due storie, una scritta e l’altra a fumetti, che si intrecciano, la prima ambientata nell’antichità, la seconda ai giorni nostri.

Gli studenti del liceo “Scacchi” di Bari hanno realizzato uno spot promozionale sullo stile delle pubblicità progresso, con una doppia intervista ad uno studente italiano e ad un collega di origine extracomunitarie.

Gli studenti dell’istituto “Avogadro” di Torino hanno creato uno spettacolo teatrale composto da un flusso di parole, concetti ed esperienze legate al tema dell’immigrazione. 

Per le diverse esperienze formative e le precise scelte espressive, le opere elaborate dagli studenti di questi istituti rappresentano un corretto spaccato delle conoscenze, le abilità e le sensibilità di tutti i partecipanti al progetto. Il documentario di RAI Cultura registra le attività e le iniziative intraprese dagli studenti, i professori e i tutor per “comprendere” il tema dell’immigrazione senza fermarsi alle notizie trasmesse dai media e alle voci che arrivano dai social, ma vivendolo in prima persona, attraverso un confronto diretto con tutti i suoi aspetti e la produzione di atti creativi. 

Il documentario racconta un percorso di formazione che dalla passiva esperienza quotidiana del tema, vissuta sulle strade, nelle aule e sugli schermi delle tv e dei cellulari, raggiunge quella che possiamo definire una “cittadinanza attiva” dove integrazione e capacità di convivenza diventano gesti e concetti “maturi” perché consapevoli, che si esprimono anche con un semplice “guardarsi negli occhi”.