Il rapporto tra tv e istruzione

Parla Carlo Freccero

Il problema è che tv-scuola è un ossimoro... 

L'ex direttore di Rai 4, Carlo Freccero, ritiene che l'utente televisivo del giorno d'oggi non abbia alcuna voglia di essere "pedagogizzato". Motivo in più per raccogliere la sfida: "Io ho fatto un po' tutte le televisioni... Dovrei farla questa Rai Scuola, perché mi manca proprio, perché non saprei come farla." Ecco quindi la proposta provocatoria:

Farei un reality tipo 'La pupa e il secchione', ma dove bisogna studiare seriamente. Il premio per il vincitore più secchione di tutti? Ma una serata con una velina, naturalmente!

Parlando più in generale del binomio televisione-educazione, Freccero attribuisce un elevato valore istruttivo alla attuale fiction americana, perché "richiede un capitale intellettuale molto alto, esige una competenza linguistica fortissima". La tv a stelle e strisce sarebbe infatti portatrice di una complessità e qualità di scrittura molto superiore alle nostre produzioni tipo Don Matteo' Per creare una televisione veramente educativa nel nostro Paese bisognerebbe distaccarsi nettamente dai modelli del passato.

Conclude Freccero:

La tv di ieri ha un palinsesto da scuola elementare, oggi invece la tv è un palinsesto che imita l'università.