Quando il maestro Manzi faceva l'autore

"Non è mai troppo tardi"

La televisione è uno strumento valido se mette in moto l’individuo, se lo spinge, cioè, a ‘fare’ dato che ogni nostro concetto deriva dall’esperienza. Ma se abbiamo solo una conoscenza derivata dalla semplice informazione, diventiamo ripetitori di ‘cose e non creatori in noi stessi di cultura
Alberto Manzi

Il maestro Alberto Manzi, celebre per aver condotto  Non è mai troppo tardi, è stato autore di diversi programmi televisivi,  Tra i tanti, C'era una volta...domani, andò in onda dal 1973 al 1976

Alberto Manzi nasce a Roma nel 1924. Dopo l’esperienza di guerra come sommergibilista, nel 1946 inizia l’attività scolastica presso il Carcere Aristide Gabelli di Roma. Nel 1954 lascia la direzione dell’Istituto di Pedagogia della Facoltà di Magistero di Roma per fare l’insegnante elementare e portare avanti, sul campo, quelle ricerche che continuerà almeno fino al 1977, quando abbandona l’insegnamento. Ha curato sussidiari, libri di letture, diari scolastici. Assai intensa l’attività di scrittore, con oltre 30 titoli tra racconti, romanzi, fiabe, traduzioni e testi di divulgazione scientifica tradotti in tutte le lingue che gli sono valsi riconoscimenti e premi internazionali. Dal 1954 al ‘77 si è recato in Sud America ogni estate per tenere corsi di scolarizzazione per gli indigeni e svolgere attività sociali. Progettò il Piano di Alfabetizzazione per l’Argentina usando la radio e quaderni di diverso colore. Negli anni Novanta fu tra i primi ad occuparsi dei nuovi cittadini che arrivavano in Italia da tutto il mondo: Insieme era il titolo di sessanta puntate di una trasmissione dedicata ai migranti. Non è mai troppo tardi è la più nota di una lunga serie di trasmissioni e collaborazioni con la televisione e la radio italiana, dove Manzi realizzò e condusse programmi dal 1951 e al 1996, titoli che gli hanno dato fama mondiale. Nel 1993 ha fatto parte della Commissione per la legge quadro in difesa dei minori. Nel 1994 è stato eletto sindaco di Pitigliano (Grosseto), dove risiedeva e dove si è spento il 4 dicembre del 1997.