La povertà nel Terzo mondo

Ebraismo e disuguaglianze sociali

Un miliardo e duecento milioni di persone vivono con meno di un dollaro al giorno, due miliardi e ottocento milioni con meno di due dollari, in quarantuno paesi del monto il reddito medio negli ultimi venti anni è sceso vertiginosamente

Un reportage tratto da Sorgente di Vita (Rai Due, 2000), programma storico dedicato alla comunità ebraica, fa il punto sulle disuguaglianze sociali, già all'epoca macroscopiche, tra i paesi ricchi dell'Occidente e quelli poveri dell'Africa e dell'Asia, il così detto Terzo mondo. I dati qui riportati, emergono dal resoconto di Staffan De Mistura, Direttore del Centro Informazioni ONU a Roma. De Mistura spiega che esiste un programma di sviluppo delle Nazioni Unite finalizzato ad ammortizzare l’insostenibile debito contratto da questi paesi.

Ridurre il debito non è sufficiente, l’unica soluzione è cancellarlo e reinvestire creando le basi per un’autonomia sociale ed economica

Il rabbino Benedetto Carucci, spiega che queste disparità sono alterazione di un ordine originario. Secondo l’idea ebraica di giustizia, l’atto del donare non è un un atto possibile, ma dovuto.

De Mistura, chiude l'intervento sottolineando che fino ad allora, America ed Europa avevano assolto a meno della metà degli impegni presi negli accordi internazionali

Un'interessante ed efficace iniziativa, a sostegno di questi paesi, è stata quella del Commercio Equo e Solidale, ossia la creazione di punti vendita dedicati a diffondere i prodotti provenienti da questi luoghi in via di sviluppo..