Philippe Meirieu: la scuola per costruire un mondo comune

Intervista al grande pedagogista francese

Il 21 ottobre 2023 si è svolta, presso l’Istituto Francese di Roma a cura dell'associazione Dopolavoro Matematico, una conferenza dal titolo emblematico: Quale scuola per salvare la democrazia? Ospite d’onore e relatore principale uno dei più importanti pedagogisti e studiosi di scuola a livello europeo: Philippe Meirieu, professore emerito di scienze dell’educazione presso l’Università di Lione. 

In questa intervista per Rai Scuola, Meirieu ci ha parlato del ruolo cruciale della scuola nell’insegnare innanzitutto a bambini e ragazzi a ragionare con la propria testa, e di come proprio la scuola in questo senso svolga uno dei compiti più importanti nella salvaguardia del buon funzionamento delle istituzioni democratiche, non certo andando a sostituirsi alle istituzioni stesse o ai mass media, ma ponendo le fondamenta appunto perché gli adulti di domani imparino oggi a conoscere gli strumenti per pensare, confrontarsi, difendersi e quindi orientarsi autonomamente nel caos totale delle informazioni oggi a disposizione, e dunque finalmente costruire un “mondo comune”, basato cioè su uguaglianza e partecipazione.
A introdurre Meirieu un intervento di Giacomo Scettri, attivista dell’associazione Dopolavoro Matematico che ha organizzato l’incontro.

L’intervista è stata gentilmente tradotta per noi dal pedagogista e ricercatore italiano Enrico Bottero, sul cui sito internet è possibile leggere gratuitamente articoli e saggi di Philippe Meirieu inediti in Italia.

Philippe Meirieu è autore di numerosi libri tradotti in tutto il mondo. Ha insegnato in Francia in quasi tutti gli ordini di scuola, ha diretto l’Institut National de Recherche Pédagogique, ha guidato molte ricerche sulla scuola e ha partecipato all’elaborazione di importanti riforme scolastiche nel suo Paese. Ha anche operato assiduamente nella formazione iniziale e in servizio degli insegnanti. È stato vicepresidente della Regione Rhône-Alpes con delega per la formazione permanente e l’avviamento al lavoro. Oggi è professore emerito di Scienze dell’Educazione all’Università Lumière Lyon II. Alcuni suoi libri sono stati tradotti in italiano: Quale educazione per salvare la democrazia? (Armando, 2023), Una scuola per l'emancipazione. Libera dalle nostalgie dei vecchi metodi e da suggestioni alla moda (Armando, 2020), Pedagogia. Dai luoghi comuni ai concetti chiave (Aracne, 2018),  Fare la Scuola, fare scuola. Democrazia e pedagogia (Franco Angeli, 2015), I compiti a casa. Genitori, figli, insegnanti: a ciascuno il suo ruolo (Feltrinelli, 2013), Pedagogia. Il dovere di resistere (Edizioni del Rosone, 2013), Lettera agli adulti sui bambini di oggi (Junior, 2011), Frankenstein educatore (Junior. 2007). Ha curato il volume collettaneo Il piacere di apprendere, Lisciani Scuola, 2016.