Brescia, il nuovo Museo del Risorgimento "Leonessa d'Italia"

Inaugurato il 28 gennaio 2023

28 Gen 2023 > 29 Gen 2023
In apertura dell’anno in cui Brescia sarà Capitale Italiana della Cultura 2023, il 28 gennaio, Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei inaugurano il nuovo Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia. Completamente rinnovato nei contenuti, nell’allestimento e negli spazi, aprirà al pubblico domenica 29 gennaio, con il contributo di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo. 

Il nuovo Museo sarà caratterizzato da un approccio fortemente narrativo, orientato alla comprensione degli avvenimenti storici e allo sviluppo dell’historical thinking, allo scopo di leggere e interpretare le questioni della contemporaneità a partire dalla conoscenza del passato. La riscoperta della storia rappresenta, infatti, uno strumento essenziale per custodire la memoria, valorizzare il nostro patrimonio culturale, analizzare il presente e sviluppare il senso critico rispetto all’attualità.

Il Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia intende coinvolgere i visitatori in un percorso ragionato, attraverso: i reperti storici, ovvero l’evidenza della cultura materiale del Risorgimento; le opere d’arte, che hanno contribuito a formare il nostro immaginario sull’epopea risorgimentale; e la collezione digitale, che permette al pubblico un approccio esperienziale al Museo.

Conservare e spiegare oggetti e opere d’arte non è infatti l’unico scopo del Museo di Brescia, che si fa portatore di una nuova concezione di Risorgimento, quale epoca più lunga e complessa di quanto siamo abituati a pensare. Nel nuovo allestimento, il Risorgimento italiano viene letto come parte integrante di fenomeni storici più ampi, che hanno riguardato l’intero continente europeo e la cui forza simbolica non si è esaurita nell’Ottocento. 

Partendo dal presupposto di voler narrare la complessa storia del Risorgimento come un viaggio fatto di molteplici voci, per illustrare eventi, luoghi e protagonisti, il Museo alterna la prospettiva locale a quella europea, il racconto all' analisi, gli oggetti materiali alle collezioni digitali, in nome di un approccio totalmente innovativo. Il percorso museale, inoltre, riconosce e valorizza il fondamentale ruolo svolto dalle donne nel processo di unificazione dell’Italia. I cimeli, gli oggetti, i dipinti, i memoriali e le sculture che costituiscono il patrimonio museale, sono principalmente frutto delle donazioni che la cittadinanza ha destinato ai Civici Musei già a partire dalla fine dell’Ottocento. I nuovi apparati multimediali, invece, nascono non solo per integrare la narrazione, ma anche per fornire strumenti didattici e divulgativi a disposizione dei visitatori e delle scuole. In questo contesto, la componente digitale ha la stessa dignità estetica, scientifica e narrativa degli oggetti fisici ed è trattata come una vera e propria collezione a sé stante.

Slideshow in loop, ovvero raccolte di immagini a rotazione che servono ad ampliare il racconto storico; tracce musicali, attivate attraverso sensori di prossimità in determinate aree del Museo; un Atlante Storico del Risorgimento, supporto didattico finalizzato a ricostruire le vicende storiche che a partire dal Settecento hanno condotto all’attuale configurazione geopolitica europea e infine  5 installazioni multimediali, dislocate in parti differenti del percorso, e dedicate a:

Risorgimenti: video installazione che spiega i concetti chiave delle otto sezioni di cui si compone il Museo;
Il “salotto”: una rievocazione dei salotti letterari e politici del primo Ottocento; 
Le Dieci giornate di Brescia: un box immersivo in cui si rivivono le emozioni dei dieci giorni che hanno reso celebre Brescia;
I garibaldini bresciani: uno schermo interattivo per conoscere la storia dei partecipanti bresciani alla Spedizione dei Mille;
Odonomastica: un totem che permette di visualizzare la toponomastica dedicata in Italia ai protagonisti e ai più celebri eventi del Risorgimento;
I principi fondamentali della Costituzione italiana: un display su cui scorrono a ripetizione i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica italiana.

La narrazione parte dalla Repubblica bresciana del 1797, passando attraverso le Guerre d’indipendenza e arriva alle soglie dei nostri giorni. Un focus particolare è riservato all’episodio delle Dieci giornate del 1849, che valsero alla città l’appellativo, reso celebre da Aleardo Aleardi e da Giosuè Carducci, di “Leonessa d’Italia”, in ragione dell’eroica resistenza popolare all'esercito austriaco. 

In copertina: Faustino Joli, Il popolo radunato in Piazza Loggia (1848)