Gian Maria Volonté è Caravaggio

Uno sceneggiato in tre parti

Silverio Blasi, negli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, è stato uno dei principali registi Rai di "sceneggiati" televisivi, oggi detti "fiction"

Diverse le regie di trasposizioni per il piccolo schermo di celebri romanzi o biografie di personaggi illustri, come "Vita di Michelangelo" (1964) e Caravaggio (1967).
Blasi si avventurava a realizzare lo sceneggiato sul già mitico "artista maledetto", con un solido cast capace di interpretare un racconto di ombre drammatiche e profonde come quelle dipinte da Caravaggio. 
Caravaggio, è interpretato da un giovane ed intenso Gian Maria Volontè (1933-1994), lo stesso attore che aveva dato volto a Michelangelo. Al suo fianco, una schiera di professionisti come, Glauco Onorato, Renzo Palmer, Carlo Hinterman, Mariolina Bovo, Carla Gravina, per citare solo i principali. Andrea Barbato e Ivo Perilli, firmarono il soggetto e la sceneggiatura, ponendo, in apertura del film, una premessa di onestà intellettuale piuttosto insolita: 

Non essendoci giunto molto materiale sulla vita dell'artista in questione, la sua biografia sarà da considerarsi per forza di cose incompleta e approssimativa; là dove esistono lacune, gli sceneggiatori hanno cercato di colmarle in maniera attendibile, romanzando il meno possibile 


Caravaggio. Prima parte
La vita di Michelangelo Merisi da Caravaggio, inizia a Roma con l'arrivo del pittore e con il suo ricovero, pressoché immediato, a causa di malaria. Malattia che non gli impedisce di continuare a dipingere, finché un giorno, deruba un attore teatrale anch'egli ricoverato e fugge dall'ospedale. Proserpino, trova Caravaggio in un'osteria e lo informa di avergli procurato lavoro nella bottega di Giuseppe Cesari d'Arpino, ma Caravaggio, di carattere indomito, litiga e lascia il nuovo lavoro. 
Gli ecclesiastici commissionano a Caravaggio tre quadri sulla vita di San Matteo, che scandalizzano i committenti, dato che per l'artista, "il vero è molto più importante del bello!".

Caravaggio. Seconda parte
Dopo il rifiuto del suo primo "Matteo ispirato dall'angelo", Caravaggio sa di non poter più sbagliare, vuole accontentare i committenti e al contempo, rimanere fedele alla sua pittura di realtà. All'inizio del 1600, Caravaggio vive in condizioni di povertà: subisce diversi processi, tra i quali quello contro il pittore Giovanni Baglione e il notaio Mariano Pasqualone. Tuttavia, sono gli anni più fertili della sua produzione artistica. Nel 1606, a Campo Marzio, dopo un'accesa discussione che finisce con un  duello, uccide Ranuccio Tommasoni e condannato a decapitazione, da chiunque lo riconosca per strada, Caravaggio è costretto a fuggire da Roma.

Caravaggio. Terza parte
Esiliato da Roma, Caravaggio si rifugia in Ciociaria, presso i Principi Colonna e in attesa del perdono papale, decide di trasferirsi a Napoli. Dopo un breve soggiorno nella città, parte con l'amico Lionello Spada per l'isola di Malta, qui è investito dall'ordine dei Cavalieri di Malta, onorificenza presto cancellata sempre per questioni di ordine pubblico, per cui l'artista riesce a fuggire dal carcere e si reca in Sicilia, presso un convento di francescani. 
In Sicilia, viene gravemente ferito dagli uomini di Varays, che non hanno smesso di cercarlo dopo la sua fuga da Malta; l'artista si rifugia ancora a Napoli. 
Intanto, a Roma, il Cardinale Del Monte intercede per convincere Paolo V a perdonare Caravaggio. Ed arriva la grazia tanto attesa, ma l'artista, nel tentativo di entrare a Roma, senza sapere di essere stato graziato, ormai malato e stanco, muore nella spiaggia di Porto Ercole.

Credit
Caravaggio, regia di Silverio Blasi, soggetto e sceneggiatura di da Andrea Barbato e Ivo Perilli, voce narrante di Riccardo Cucciolla, produzione Rai Radio Televisione Italiana, 1967, Italia, 207min., bianco e nero, 3 puntate
Cast: Gian Maria Volonté, Caravaggio; Carlo Hinterman, Cardinale Francesco Maria Del Monte: Luigi Montini, Lionello Spada; Renzo Palmer, Prospero Orsi, detto Prosperino; Mariolina Bovo, Caterina; Glauco Onorato, Onorio Longo; Manlio Guardabassi, Il Cavalier D'Arpino; Carla Gravina, Tullia; Franco Bucceri, Orazio; Andrea Lala, Filippo; Mimmo Craig, Mao Salini; Franco Odoardi, Giovanni Baglione; Giulio Girola, Valentin; Renato Romano, L'oste della locanda del Moro; Giorgio Bonora, Il Cardinale Borghese; Daniele Tedeschi, Priore di San Luigi dei Francesi; Loris Zanchi, Il primo arciprete. 
E ancora, Massimo Ungaretti, Bruno Biasibetti, Cesare Di Vito, Carlo D'Angelo, Piero Leri, Erminio Spalla, Consalvo Dell'Arti, Carlo Ninchi, Aldo Sala, Giancarlo Maestri, Ezio Rossi, Vittorio Stagni, Giovanni Elsner, Mario Righetti, Michele Riccardini, Roldano Lupi, Giuseppe Fortis, Franco Graziosi, Evar Maran, Luigi Gatti, Piera Vidale,    Renato Mori, Alessandro Quasimodo,  Gianni Manera, Alvaro Piccardi, Tino Bianchi, Gino Donato, Aldo Massasso, Ugo Cardea.

I PRINCIPALI FILM DEDICATI A CARAVAGGIO
1941: "Caravaggio, il pittore maledetto", regia di Goffredo Alessandrini, interprete Amedeo Nazzari 
1967: "Caravaggio" regia di Silverio Blasi, interprete Gian Maria Volonté
1986: "Caravaggio", regia di Derek Jarman, interprete Nigel Terry 
2004: "Caravaggio. L'ultimo tempo (1606-1610)", regia di Mario Martone, interprete Alessandro Abate
2008: "Caravaggio", regia di Angelo Longoni, interprete Alessio Boni