Gustav Klimt. All'origine di un mito

Gustav Klimt. All'origine di un mito

Una mostra a Milano del 2014

Gustav Klimt. All'origine di un mito

Nessun settore della vita è tanto esiguo e insignificante da non offrire spazio alle aspirazioni artistiche
Gustav Klimt

La mostra Klimt. All’origine di un mito allestita a Palazzo Reale di Milano (2014), è qui raccontato dal curatore Alfred Weidinger, dalla direttrice del Belvedere di Vienna, Agnes Husslein e dalla studiosa klimtiana Eva Di Stefano.
L'esposizione che contava ben venti tele del grande maestro viennese indagava i rapporti familiari ed affettivi di Klimt legati all'inizio della sua carriera nel contesto storico e culturale della Vienna biedermeier. Conoscere le origini di Klimt come decoratore di grandi edifici di rappresentanza della Ringstrasse e di teatri viennesi, è indispensabile per comprendere a fondo la sua evoluzione verso la modernità (Gli esordi di Gustav Klimt). 
La mostra faceva il punto anche delle origini del mito di Klimt, una fortuna critica tardiva, dopo il primo successo spazzato via con la sua morte e la Grande guerra. Eva Di Stefano, infatti, qui racconta della fortuna tardo Novecentesca dell’artista, iniziata con una grande mostra curata dal presidente della Biennale di Venezia, Paolo Portoghesi, nel 1984: Le arti a Vienna dalla Secessione alla caduta dell'impero asburgico (Palazzo Grassi). 
La mostra di Milano proponeva alcuni dei capolavori del pittore austriaco, tra cui la riproduzione del celebre Fregio di Beethoven (1902), realizzato per la XIV Mostra della Secessione Viennese (Klimt la Secessione e il Fregio di Beethoven).

MOSTRA
Klimt. All’origine del mito, Palazzo Reale, Milano, 2014


FOTO DI COPERTINA
Gustav Klimt, Altare di Dioniso, Studio per la pittura del soffitto del Burgtheater di Vienna, 1886, Collezione privata