Vittorio Zecchin e la Secessione a Venezia

Passepartout, 2013

Tratto da Passepartout (Arti decorative, 2013), in questo estratto Philippe Daverio (1949-2020) e Vanni Pasca (1936-2021), introducono il fenomeno del Modernismo, uno stile globale che da fine Ottocento plasma il nuovo secolo del design in tutta Europa sotto etichette diverse: Moderne Stile in Inghilterra, Art Nouveau in Francia, Jugendstil in Germania e Liberty in Italia. 

Questo movimento assume le caratteristiche della rottura con il passato e da questo punto di vista è pre-avanguardistico … Il valore non è più il riferimento a uno stile storico, ma il valore è un riferimento a uno stile totalmente inventato
Vanni Pasca

Il Liberty entra presto anche in Italia dalla “porta di Bisanzio”: Venezia. 
Qui, Daverio visita la mostra allestita al “Museo Correr” su Vittorio Zecchin (1878-1947), artista di Murano, figlio di vetrai, formato nella terra delle Biennali che frequentò fin da giovane entrando in contatto con le ricerche “Simboliste” europee e l'ambiente della “Secessione Viennese” (“Vittorio Zecchin. Pittura, vetro, arti decorative”, 2002-2003). 
Risale alla Biennale del 1910 l’incontro fondamentale di Zecchin con la raffinata produzione di Gustav Klimt (1862-1918), all’epoca presente in una sala a lui interamente dedicata. 
Nasce in questo contesto l’amicizia con il pittore veneziano, Teodoro Wolf Ferrari (1878-1945), con il quale Zecchin condivide il crescente interesse verso le Arti applicate. Con Ferrari, Zecchin inizia una significativa ricerca sulle potenzialità espressive del vetro mosaico, i cui esiti vengono presentati a Monaco (1913) e alla Biennale veneziana del 1914. 
Di queste date, anche lo straordinario ciclo pittorico-decorativo su tela “Le Mille e una notte”, realizzato per l’Hotel Terminus di Venezia (oggi distrutto), oggi considerato il primo capolavoro Liberty dell’artista. Daverio illustra la particolarità di questo ciclo, l’opera più celebre di Zecchin, forse ancora poco nota. 


Vittorio Zecchin, “Le principesse e i guerrieri”, dal ciclo “Le Mille e una notte”, 1914, olio e stucco dorato su tela, 170x188cm., Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, Venezia

“Le Mille e una notte” evoca la ricchezza e la sontuosità di Klimt in ogni dettaglio. I grandi pannelli orientaleggianti mostrano una processione di principesse in fila e di profilo come uscite da una piramide egizia. Gli abiti ipnotici a motivi geometrici si confondono con lo sfondo di giardini magici, tra guerrieri neri che fanno da guardia celati dietro scudi decorati. La fiaba prende vita sulla superficie d’una materia ricercata e incastonata di gemme che tempestano abiti, cespugli e prati fioriti. 

La materia a Venezia è il vetro. E chi ama la materia non può fare che il vetro
Philippe Daverio

Daverio mostra poi alcuni vasi in vetro realizzati da Zecchin dopo la Prima guerra mondiale, quando l’artista lascia la pittura per dedicarsi esclusivamente ad oggetti di artigianato artistico. Due esemplari, in particolare, erano allora destinati al “Vittoriale degli Italiani”, la casa di D’Annunzio. 
Nel 1921, Zecchin è chiamato ad assumere la direzione artistica della nuova vetreria fondata in quell’anno da Cappellin e Venini, per i quali progetta vetri che, abbandonata ogni decorazione superflua di retaggio tardo ottocentesco, si distinguono per l’estrema raffinatezza.
Con la ripresa della “murina”, oggetti di vetro colorato prodotti dai Maestri vetrai di Murano, Zecchin sposa dapprima il linguaggio della “Secessione viennese”, cospargendo di oro e smalti le sue creazioni per poi, nel corso degli anni Trenta, avanzare verso il nuovo “Stile Déco”. Abbandonato il decoro, Zecchin esalta la forma lineare ed elegante di oggetti delicati e trasparenti riscoprendo la cifra del “classico” e poi del “Neoclassico”, la variante più moderna, afferma Daverio. 

FOTO DI COPERTINA
Vittorio Zecchin, dettaglio di “Le principesse e i guerrieri”, dal ciclo “Le Mille e una notte”, 1914, olio e stucco dorato su tela, 170x188cm., Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, Venezia