Girls Code it Better: per ridurre le disparità di genere in ambito Stem

Intervista a Costanza Turrini. ideatrice e project manager del progetto

Circa 1.600 le studentesse iscritte, 82 i club attivati dei quali 33 alla prima edizione più 2 club extrascuola, 13 le regioni che accolgono il progetto, 68 le scuole secondarie di primo grado e 12 le secondarie di secondo grado coinvolte. Questi i numeri significativi con i quali prende avvio la nuova edizione di Girls Code it Better, il programma pensato per le alunne della scuola secondaria con l’obiettivo di ridurre la disparità di genere in ambito STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics). Iniziativa ideata e sviluppata da Officina Futuro Fondazione MAW, offre alle studentesse la possibilità di partecipare a laboratori di progettazione, programmazione informatica e fabbricazione digitale. Girls Code it Better nasce otto anni fa per  creare la più grande community di ragazze che hanno competenze digitali avanzate, che lavorano in gruppo per risolvere i problemi, che imparano, comunicano e si divertono e negli anni ha raccolto molte importanti conferme:
 

Questo stimolante percorso è possibile solo creando una rete di scuole che promuovono il digitale come competenza trasversale alle discipline, un network sostenuto da territori e da aziende partner che ne valorizzino i risultati - dichiara Costanza Turrini, ideatrice e project manager del progetto Girls Code it Better - La sinergia pubblico-privato è un elemento distintivo del nostro progetto e oggi continua e si rafforza: il sostegno che Girls Code it Better ha ricevuto da istituzioni e imprese non è solo economico, ma anche di condivisione e partecipazione attiva e concreta ai percorsi nelle scuole. Siamo sempre più convinti nel portare avanti l’idea che la scuola si fa sul territorio, e ogni territorio è diverso, ma si fa anche in collaborazione e comunicazione, per questo cercheremo sempre di più di far dialogare le scuole per esportare le idee e condividere i risultati.

Se è vero, infatti, che le studentesse direttamente attive nei club quest’anno saranno 1.600, gli studenti potenzialmente raggiunti sono più di 55.000, visto che il progetto coinvolge l’intera scuola nella riflessione sui pregiudizi e sugli stereotipi.
“Quello che proponiamo alle studentesse è un percorso di imprenditorialità nel quale sperimentare la creatività e approfondire le conoscenze sviluppando nuove competenze. Si tratta di un progetto testato ormai da diversi anni e che sappiamo funzionare e dare buoni risultati” sottolinea Costanza Turrini. Una ricerca condotta da Michela Carlana (Harvard University e LEAP-Università Bocconi) e Margherita Fort (Università di Bologna) mette in evidenza, infatti, come partecipare al programma Girls Code it Better aumenti la probabilità di voler diventare una programmatrice di circa 10 punti percentuali rispetto al non vivere questa esperienza.


Il progetto Girls Code it Better per l’anno scolastico 2021-22 è sostenuto tra gli altri dal Consiglio Regionale della Puglia, Comune di Bologna, Comune di Parma, Comune Padova, Comune di Verona, Comune di Portogruaro.