Istituto Comprensivo di Bella

Terzi spazi e terzi tempi nel lavoro on-line: l'importanza degli interessi personali. Metodologie

All’Istituto Comprensivo di Bella, in provincia di Potenza, l’esempio principale di terzo spazio, fisico e virtuale al tempo stesso, è la biblioteca scolastica. Oltre le aule, oltre i laboratori, oltre le stesse mura scolastiche: perché qui la biblioteca fa comunità, anticipando, così, le recenti parole del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, che invitano le biblioteche scolastiche ad aprirsi ai territori di appartenenza, ad esserne punti di riferimento. Ma la biblioteca di questo Istituto varca anche i confini territoriali: capofila – da circa vent’anni - di una rete di altre realtà scolastiche nazionali, cresciuta anche grazie all’accelerazione dei processi di digitalizzazione imposti dalla didattica a distanza e che oggi, col ritorno in presenza, non hanno affatto perso di utilità.

I ragazzi e le ragazze, per esempio, hanno sperimentato e sperimentano la generazione di QR Code, che associano a contenuti multimediali, allargando oltre il libro i contenuti della lettura. Per non parlare degli incontri con gli autori, in presenza e in streaming. Un terzo spazio in cui tutti e tutte possono coltivare anche i propri interessi personali. L’Istituto Comprensivo lavora anche nel campo della formazione. Aderendo alla rete, i docenti di altre scuole possono fruire dell’esperienza di quelli di Bella ed essere, così, preparati per dare vita a nuove biblioteche, a nuovi terzi spazi. Un chiaro invito, al quale si unisce anche Laboratorio Scuola, a riproporre questa pratica, cominciando a investirvi in risorse umane e finanziarie.