30 Settembre 2016 11:30
Il prossimo obiettivo dell’esplorazione umana dello spazio sarà atterrare su Marte - tra 20, 30 o 40 anni è certo, comunque, che vi sarà la prima una missione umana su Marte. Ma prima della missione umana, ce ne sono state già molte altre. Sul Pianeta Rosso ci sono già alcuni piccoli robot, rover, che perlustrano, cercano e inviano dati. Ce ne parla in questa puntata di Memex, Roberto Battiston, presidente dell’ ASI, l’Agenzia Spaziale Italiana.
Tra poco partirà Exomars, la missione dell’Agenzia Spaziale Europea – con il forte contributo dell’Agenzia Spaziale Italiana - che con due spedizioni, nel 2016 e nel 2018, cercherà tracce di vita nel sottosuolo del Pianeta Rosso e forse potrà dare una risposta al mistero della vita nell’Universo.
Sin dagli anni ‘50 l’Italia ha realizzato che lo spazio è strategico. Nello Spazio, siamo un Paese all’avanguardia. La nostra tecnologia equipaggia le navi spaziali e i satelliti, che orbitano intorno alla Terra o che viaggiano nel silenzio della galassia.
Nel 1964, l’Italia è divenuto il terzo paese, dopo Stati Uniti e Unione Sovietica, a lanciare un satellite artificiale, il San Marco, partito dalla base statunitense di Wallops Island, in Virginia in virtù di un primo accordo con gli Stati Uniti in materia spaziale. Oggi, oltre alla nostra importante partecipazione nell’Agenzia Spaziale Europea, l’Italia ha strettissimi e collaudati rapporti con la NASA.
Ne parla a Memex Roberto Battiston – presidente dell’ ASI, l’Agenzia Spaziale Italiana.
Nautilus , il programma di Rai Cultura condotto da Federico Taddia, dedica una grande avventura della Scienza alla scoperta della nascita dell’Universo in compagnia dell’astrofisico Giovanni Bignami, grande divulgatore e Presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.
Un viaggio per parole e per immagini, ma anche con un oggetto utilizzato in studio dallo scienziato - un modello del Sistema Solare - per scoprire la vita dai primi minuti dopo il Big Bang alle stelle e alle comete, fino agli atomi.
Protagoniste della puntata sono anche le grandi sfide scientifiche contemporanee – come “Rosetta”, la più ambiziosa missione verso un oggetto celeste mai realizzata - e le indimenticabili voci del passato, come la testimonianza filmata della più grande astrofisica italiana, Margherita Hack.
In questa puntata di "Spazio,. Storia del Futuro" saliremo a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Tutti gli astronauti italiani che vi hanno soggiornato raccontano la propria esperienza e gli ingegneri che l’hanno costruita svelano alcuni segreti inediti. Non mancano le immagini spettacolari riprese dagli astronauti nel corso delle loro missioni durate anche sei mesi.
L’uomo va nello spazio. Lo fa per 1000 ragioni. Ragioni culturali ‐ lo spazio come proiezione ideale e filosofica ‐ ragioni scientifiche e ragioni di altro tipo. Ricordiamo com’è nata la “corsa allo Spazio”: è stata un capitolo importante della Guerra Fredda, il grande confronto tra Stati Uniti e Unione Sovietica che ha caratterizzato la seconda metà del ‘900 fino alla caduta del Muro di Berlino.
Un confronto politico, militare, economico e sociale, in cui la “corsa allo Spazio” era la proiezione politica e culturale della supremazia di USA e URSS. La dimostrazione di capacità tecniche ‐ dalla balistica alle telecomunicazioni, fino ai nuovi materiali, solo per citarne alcune – con ovvie implicazioni strategiche e militari. Ne parla a Memex Roberto Battiston – presidente dell’ ASI, l’Agenzia Spaziale Italiana.
In questa puntata di "Spazio. Storia del futuro", Luca Parmitano, l’astronauta italiano in orbita a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, ha realizzato un tour in esclusiva per Rai Cultura all’interno della stazione orbitante, mostrando le più importanti caratteristiche del laboratorio spaziale. Da lui stesso e da altri astronauti inoltre, sono giunte a Terra immagini di una bellezza e di una rarità unica che verranno mostrate durante la puntata. Verranno raccontanti anche i momenti più drammatici della sua passeggiata spaziale, quando ebbe un incidente al sistema di raffreddamento della tuta che rischiava di farlo annegare. Parmitano ci racconterà anche come ci si prepara ad una missione del genere.